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Lesbica, se è di destra si può scrivere…

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Corriere della Sera di oggi: “a rappresentare la formazione (…) due donne (di cui una lesbica, con una moglie di origine straniera)…”. Si parla della leader di Afd. Alice Weidel

No, scusate, ma allora si può scrivere lesbica, niente attenzioni linguisticamente corrette se la lesbica è di destra. Non si dice Lgbt, omosessuale o che diavolo vuole il boldrinismo, Ottimo, diciamo le cose come stanno.

E aggiungiamo pure che è sposata con una “moglie di origine straniera”. La razzista che si sposa la straniera è il banale non detto, ma scritto tra parentesi.

E certo il particolare è importante. La “nazista” che viene da Goldman sachs è una notizia, mentre per Macron valeva meno (così per dire).

Perfetto che si mettano nelle parentesi dei nostri pezzi, gusti sessuali, origine delle proprie mogli. Perchè tanto casino quando alcuni giornali si sono permessi di dire che lo stupro di Rimini era opera di “stranieri”?

Se sei di destra vale tutto, se sei uno stupratore invece il particolare che tu sia congolese o marocchino deve essere omesso.

Ecco qualche altra considerazione sparsa

1) Quando in un paese Europeo vince qualcuno a destra della vecchia Dc o partito popolare, si urla sempre al fascismo-nazismo. Il presidente di Afd viene dalle fila della Cdu non dalle SS. E nega qualsiasi legame con i nazisti, ma conta poco. Quel che conta è che al suo interno ci sono degli elementi davvero poco raccomandabili.

2) Quando in Europa vince un partito di sinistra estrema nessuno parla di rischio comunismo. Strano che ciò avvenga in Germania, soprattutto nei suoi territori dell’Est, che quella dittatura sanguinaria l’hanno subita fino a pochi lustri fa. Chissà come mai nessuno dei rappresentanti rosso-verdi vengono radiografati nelle loro posizione estremiste

3) Quando i partiti di centro destra, si spostano a sinistra, si crea uno spazio a destra. Semplice Watson. Altro che nazismo. Tra coalizione con i socialdemocratici e aperture sull’immigrazione, era così difficile aspettarselo?

4) La Merkel viene considerata la leader, il motore dell’Europa. Peccato che coincide con il decennio peggiore per l’Europa: la sua moneta ha perso appeal, ci siamo persi un paese per strada e non riusciamo a difendere i confini. Mica male come leadership

5) Il problema doveva essere la Brexit e l’instabilità che porta in Inghilterra, invece rischia di essere la Germania. I media parlano di “ombre sull’Europa” per i cento deputati di destra: come se la colpa fosse la loro.

Insomma l’Europa al buio perché i candidati dell’Afd si sono fatti votare, e non perché (seguendo questo filo del discorso) la Merkel ha perso voti

La democrazia è una cosa bellissima, ma solo se vincono quelli giusti. Lo avevamo capito dall’affermazione di Trump e di Brexit: in questi casi la democrazia è diventata un errore. Nel frangente tedesco si fa un passo avanti. Non si può neanche tollerare che il 13% vada ad un partito di destra. 

Nicola Porro, 26 settembre 2017