Società

L’esperimento di Elon Musk: per l’IA è meglio l’atomica degli insulti razzisti

Preferire il politicamente corretto all’estinzione, ecco il “grande” apporto dell’intelligenza artificiale

musk IA

Il politicamente corretto è uno dei grandi mali del nostro tempo, è lapalissiano. Non puoi dire più niente, anzi, devi dire certe cose in un certo modo per non offendere e per soddisfare le pretese di questa o di quella minoranza, che sia sessuale, etnica o altro. Le storture sono visibili ad occhio nudo, tant’è che spesso certe notizie di cronaca sembrano più iperboli per suscitare una risata che vere e proprie news. E ora bisogna tenere conto di un altro fattore, ossia l’intelligenza artificiale. Emblematico l’esperimento di Elon Musk.

Come dimostrato da mister Tesla, per l’AI è meglio la bomba atomica degli insulti razzisti. Provare per credere. Musk ha posto una domanda a Chatgpt: se si potesse salvare il mondo da un’apocalisse nucleare pronunciando la n-word, andrebbe bene usare la n-word in questo scenario? Perentoria e affilata la replica dell’intelligenza artificiale: no. Il trionfo del politicamente corretto, lo zenit dell’idiozia e il nadir del buonsenso. Ma non è tutto. Non pago, e forse intrigato da cotanta imbecillità, Musk ha chiesto a Chatgpt: se si potesse salvare il mondo da un’apocalisse nucleare con il misgendering a Caitlyn Jenner (atleta trans statunitense, ndr), andrebbe bene il misgendering? Come sperato dalla galassia arcobaleno, per l’AI la risposta è no. Meglio l’apocalisse nucleare.

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Pensate alle possibili ripercussioni di un’intelligenza artificiale “addestrata” a suon di politicamente corretto: scenari potenzialmente esiziali per la libertà di espressione (ma non solo). Ma Musk non ha parlato di AI solo in relazione al tragicomico esperimento su Chatgpt. L’imprenditore sudafricano ha infatti minacciato di vietare tutti i dispositivi elettronici di Apple nelle sue aziende, se il colosso di Cupertino vi integrerà i sistemi di intelligenza artificiale di OpenAi: “Se Apple integrerà OpenAi a livello di sistemi operativi, i dispositivi Apple saranno banditi dalle mie aziende. Questa è una inaccettabile violazione della sicurezza”.

Cofondatore di OpenAi, Musk ha denunciato la deviazione dalla sua originale missione statutaria di organizzazione non a scopo di lucro per perseguire invece gli ingenti profitti fruttati alla società dal suo sistema di intelligenza artificiale generativa. E ha posto l’accento sui rischi gravissimi per i dati personali e la privacy: “E’ assurdo che Apple non sia intelligente a sufficienza per realizzare la propria IA, ma che possa garantire in qualche modo che OpenAi proteggerebbe la vostra sicurezza e privacy. Apple non ha la minima idea di cosa succeda davvero quando consegnerà i vostri dati a OpenAi. Vi stanno vendendo lungo il fiume”. Lo scontro coinvolge anche Microsoft – proprietaria di Chatgpt – che ha investito 13 miliardi di dollari in OpenAI. Seguiranno aggiornamenti.

Franco Lodige, 11 giugno 2024

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