Anche il conteggio dei morti da parte di Kiev non convince l’analista. Il governo Zelensky, infatti, stima almeno 25mila soldati russi caduti in battaglia. I numeri sembrano inattendibili per una ragione principale: ritenendo valida questa cifra, la teoria militare vorrebbe che i feriti fossero quattro per ogni morto. Quindi, “vi sarebbero 100mila soldati di Mosca feriti. Una cifra inverosimile”.
L’Ucraina ha perso molte risorse nei primi due mesi estenuanti della guerra. Proprio nelle ultime ore, i bombardamenti dell’Armata si sono concentrati proprio sui depositi di armi della resistenza. La strategia è quella di privare Kiev non solo dello sbocco sul Mar Nero – attraverso la conquista dell’intero Sud del Paese – ma anche di spremerla militarmente, sottraendole forniture di benzina e munizioni. Non è un caso che, solo nella giornata di ieri, i russi abbiano colpito almeno 60 bersagli in tutta l’Ucraina, fino ad arrivare a Leopoli, città vicino al confine con la Polonia.
Lo sforzo bellico russo rimane sostenibile, anche per una guerra a lungo termine. Gli ucraini non sembrano intenzionati ad arrendersi: le risorse, però, malgrado l’aiuto dell’Occidente, continuano a scarseggiare, i depositi ad essere bombardati o a finire sotto il controllo di Mosca, la carenza di cibo ed acqua aumenta a dismisura. Giorno dopo giorno, l’intero Paese resiste eroicamente. Ma lo scenario potrà mutare molto velocemente.
Matteo Milanesi, 7 maggio 2022