Il più grande parco eolico offshore del Mediterraneo, di ormai prossima realizzazione, creerà migliaia di nuovi posti di lavoro, rafforzando al contempo la filiera nazionale delle rinnovabili. Quando si basa sul pragmatismo e rifugge le ideologie, la transizione energetica funziona. Renexia, la società del Gruppo Toto attiva nelle rinnovabili e guidata dal Direttore generale Riccardo Toto, ha abbracciato questa grande sfida e si appresta a concretizzarla. “Riteniamo che l’eolico offshore possa essere la componente perfetta per il mix energetico di cui necessita l’Italia, affinché possa diminuire il costo dell’energia”, spiega a Nicolaporro.it lo stesso Toto, illustrando poi i dettagli dell’ambizioso progetto, denominato Med Wind, per il quale già nel 2027 è previsto l’avvio della produzione di energia pulita.
“Il nostro progetto di eolico galleggiante si trova a 80 chilometri dalla costa di Mazara del Vallo: abbiamo deciso di localizzarlo lì, lontano dalla terra ferma, non solo per la risorsa vento ma anche per il rispetto delle comunità locali. È un progetto che garantirà circa il 3% del fabbisogno energetico e quindi riteniamo che sia importante per il sistema Paese, per garantire un’indipendenza energetica”, ha spiegato Toto a margine della Ripartenza 2025 di Milano, di cui è stato ospite e relatore.
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Con Med Wind, peraltro, Renexia darà slancio all’economia, attirando importanti capitali nel nostro Paese. “Col nostro progetto – ha proseguito Toto al riguardo – ci proponiamo di costruire una filiera nazionale. Dei circa 11 miliardi di capex, quasi 10 miliardi e mezzo verranno spesi in Italia grazie anche al fatto che insieme al partner Mingyang, una società cinese che detiene la tecnologia, stiamo costituendo una società per la costruzione delle turbine, che sono la componente più importante di un parco eolico qui in Italia. La partecipazione cinese sarà al di sotto del 30%, il restante 70% sarà di partecipazione italiana, non solo di Renexia ma anche di altre importanti aziende italiane”.
Mentre in Europa si contano i danni all’industria provocati dagli estremismi green, Renexia mette a terra – o meglio, in mare – un progetto che al contrario implementa lo sviluppo e rivitalizza alcuni settori industriali. “Gli estremismi, di qualsiasi colore, fanno soltanto del male a tutta l’industria, inclusa quella del green. Noi riteniamo di avere l’approccio giusto e pragmatico: l’energia deve costare poco e soprattutto deve essere accettata nel territorio in cui si insedia. Riteniamo di aver intrapreso la strada giusta e andiamo avanti così”, ha concluso Toto.
Marco Leardi, 15 febbraio 2025
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