Sinistra tassaiola
Eppure, è la triste storia della tassazione italiana che sbugiarda il tweet del segretario piddino. Dal 2011, anno di insediamento del governo Monti, l’immobile è stato ultra-tassato ed ultra-straziato, raggiungendo punte di aumenti pari a 16 miliardi di euro. L’ammontare complessivo sul prelievo immobiliare – 25 miliardi – venne diminuito di soli 4 miliardi con l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, ma mantenendo pur sempre una botta pari a 21 miliardi. Sempre se la matematica non è un’opinione. A ciò, si aggiungono i quasi 8 miliardi di euro che lo Stato ottiene da Imu-Tasi di studi professionali, negozi e botteghe. In definitiva, stiamo parlando di quasi 30 miliardi che le amministrazioni pubbliche sottraggono ai privati cittadini.
All’interno di un contesto pandemico che ha messo in ginocchio l’economia italiana – secondo le statistiche di Confcommercio, solo nel 2020 sarebbero fallite più di 300 mila imprese – e di una guerra che rischia di compromettere asset strategici del nostro Paese, è quasi incredibile come parte della politica sia concentrata su nuovi aumenti di tasse, anziché trovare una soluzione unanime per abbattere quel mattone di 21 miliardi che giace sulle spalle della popolazione. Anche il segretario della Cgil, Maurizio Landini, si è unito al coro dei tassatori seriali: 5 miliardi di prelievo non bastano, servono altri “contributi di solidarietà” perché gli aiuti previsti nel Def “non sono sufficienti per fronteggiare l’emergenza sociale”.
Donald Trump parlava di “China Virus”. In Italia, è nata una nuova variante: “Putin Virus”. Un conto è schierarsi dalla parte dell’alleanza atlantica, e chi scrive è convintamente pro-Ucraina e pro-Zelensky, ma la Russia non può essere l’alibi o il mezzo per mascherare le proprie inadempienze politiche. Vedremo se la futura ascesa degli alieni sulla Terra sarà ancora responsabilità del Cremlino…
Matteo Milanesi, 9 aprile 2022