Lettera non scritta dei consiglieri Rai a Antonio Scurati

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scurati rai

Caro Scurati,

ti avevamo chiesto un intervento per celebrare il 25 aprile. Tu hai svolto molto bene il tuo ragionamento cominciando dal ricordo di Matteotti, trucidato dai fascisti, e esecrando le stragi che i nazifascisti compirono negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Giustamente hai concluso questa commemorazione avvisando dei pericoli nascosti in una sottocultura fascista che perdura in Italia e in Europa.

A ciò hai voluto aggiungere un giudizio molto severo sulla presidente del Consiglio e i suoi colleghi di partito. Noi possiamo condividere o non condividere questo giudizio, ma ciò non conta. Certe affermazioni appartengono al confronto politico che oggi attraversa la politica, e che, inserite nel monologo che il nostro programma ti ha richiesto, finirebbero per essere lette come espressione di una nostra presa di posizione.

Per questo confronto-scontro ci sono trasmissioni ad hoc, nelle quali, se vorrai, volentieri ti inviteremo. Se trasmettessimo l’intero monologo daremmo il destro ad altri programmi, su altre reti Rai, di commissionare attacchi altrettanto brucianti agli eredi di altre tradizioni politiche. La Rai ha violato spesso i criteri di pluralismo, lo sappiamo bene, ma proprio per questo, non è nostra intenzione alimentare questo malvezzo.

Certi che comprenderai ti ringraziamo se vorrai rinunciare alla lettura degli ultimi due paragrafi del testo che ci hai fornito.

Marco Taradash, 22 aprile 2024

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