In pratica né l’Ue, né un qualsiasi stato, subentrerà mai nei debiti di un altro. Potranno essere rilasciate garanzie specifiche e limitate per progetti specifici. Come appunto il farraginoso e praticamente irrealizzabile Recovery Fund. Con tanti saluti al bilancio comune europeo. Chiaro il concetto? E soprattutto come pensa il solito europeista di modificare il trattato visto che serve il consenso unanime di tutti e 27 i Paesi? Fra cui la Germania della cui opinione abbiamo prima parlato? Visco ha certificato la fine prospettica dell’euro provando a difenderlo. Arlecchino si confessò burlando dice il proverbio.
P.S. Tenete d’occhio la delibera con cui ciascuno dei 27 Paesi membri dovrà ratificare la delibera Ue 2020/2053 deliberando l’aumento della quota massima di gettito fiscale da trasferire a Bruxelles. Dall’1,46% del Pil al 2%. Per garantire fondi a sufficienza con cui il Recovery Fund possa essere alimentato. Attualmente hanno approvato in sette (Bulgaria, Croazia, Francia, Cipro, Malta, Portogallo e Slovenia). Senza quella delibera il Recovery Fund non parte.
Fabio Dragoni, 24 febbraio 2021