Ecco, ameremmo un’Europa fondata sul diritto (che come tale è meramente formale e universale) e non sui diritti. E ove l’unità si creasse nella diversità e dal basso, casomai secondo il principio della sussidiarietà; e non dall’alto e per decreto. La nostra Europa “liberale” sarebbe più forte all’interno, e di conseguenza anche all’esterno nel sempre più insidioso spazio globale.
Corrado Ocone, 17 marzo 2021