Per queste ragioni, oggi ad amministrare le aree metropolitane servono persone che fungano da game-changers, costruiscano infrastrutture e realizzino iniziative a favore degli scambi interterritoriali e di una migliore qualità di vita. Il tutto con il supporto dello Stato centrale, che deve saper veicolare le risorse dove c’è veramente bisogno e mettere le politiche al servizio delle diverse aree territoriali. Ma non è che il premier Draghi, sempre più sconcertato dalle pruderie tra i mandarini di Stato e dal suk in Parlamento, come confessa in ogni incontro riservato, alla fine non si convinca che l’unica soluzione per dare una scossa al “sistema” e far ripartire l’Italia non sia l’arrivo della troika? Forse ci sta già pensando. “Governare gli italiani non è difficile, è inutile”, diceva Giovanni Giolitti già ai primi del ‘900.
Luigi Bisignani, Il Tempo 9 maggio 2021