L’Europa non è la Sardegna, ma il centrodestra si svegli

Qualcosa in queste elezioni non ha funzionato a dovere. L’autogol della coalizione e gli errori da non ripetere

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Che più di una cosa non abbia funzionato per il centrodestra nelle elezioni in Sardegna mi pare un dato di fatto, anche alla luce del risultato che ha visto il candidato Truzzu uscire sconfitto. E quindi è necessaria un’autocritica, perché è evidente che questa sconfitta è un autogol da parte della coalizione.

Ci sono tre punti in particolare che occorre sottolineare. Prima di tutto è vero che in Sardegna un governatore non viene quasi mai stato riconfermato, e che la vincere era difficile perché il precedente presidente centrodestra non aveva un consenso molto ampio. Questo è senza dubbio vero. È senza dubbio anche il fatto che il voto disgiunto abbia inciso, perché se andiamo a guardare i voti presi dalle liste che sostenevano Truzzu rispetto al voto del candidato, si nota una differenza marcata che ha permesso ad Alessandra Todde di vincere.

Il terzo punto invece è l’autocritica che credo debba essere fatta dal centrodestra, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali imminenti e soprattutto anche in vista delle Europee. La litigiosità nella coalizione non aiuta. Un conto è un fisiologico confronto tra le tre anime della coalizione, tra i vari coordinatori regionali, tra i leader della coalizione. Ma tutto dovrebbe avvenire chiusi in una stanza. Un altro conto è tutta quella pantomima a cui abbiamo assistito nei mesi passati su quale sarà il candidato, quale non sarà il candidato, la divisione tra i vari partiti della coalizione, le uscite sui giornali, i comunicati stampa, le smentite. È un qualcosa che agli elettori evidentemente non piace, non è piaciuto, in particolare durante elezioni regionali in cui il voto territoriale conta molto.

Questa immagine di disunione del centrodestra non ha giovato al risultato e quindi bisogna farne tesoro per evitare che in futuro si ripetano eventi di questo genere. Dopodiché io non credo che questo risultato incida né sulla tenuta del governo né sul tema delle europee.

Non incide sulla tenuta del governo perché per quanto sia una elezione regionale è chiaro che il destino della Sardegna non coincide con il destino dell’Italia e di contro le elezioni europee si basano su un voto di opinione, in cui si sceglie il candidato o il leader del partito a cui ci si sente più vicini. Il risultato dei partiti di centrodestra sarà a mio modo di vedere buono.

Non bisogna dunque esagerare nel leggere negativamente il risultato della Sardegna, ma non bisogna neanche far finta che non sia successo nulla e fare in modo che quanto è accaduto sia da lezione per la coalizione anche in futuro.

Francesco Giubilei, 27 febbraio 2024

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