La sconfitta principale del “Patto sulla migrazione e l’asilo” è in ogni caso la mancata ricollocazione obbligatoria dei migranti tra i vari Stati membri, punto su cui hanno insistito i Paesi di primo approdo e in particolare l’Italia. Agli altri Paesi dell’Ue non di primo approdo è permesso di scegliere se accettare di accogliere i migranti arrivati in Europa oppure se pagare per le spese di rimpatrio dei migranti. Per fortuna che l’Europa considera l’attuale governo amico, altrimenti non osiamo immaginare quali sarebbero state le condizioni del nuovo accordo sull’immigrazione.
Francesco Giubilei, 25 settembre 2020