Da giorni, anzi da mesi, si susseguono indiscrezioni, veline e ipotesi sulle malattie che affliggerebbero Vladimir Putin. Si è detto avesse qualche problema psicotico, un cancro, un tumore del sangue, una malattia terminale, forse il Parkinson. Pare si stia curando col sangue di cervo, qualsiasi cosa voglia dire, e che questa condizione “pazzoide” lo abbia spinto ad invadere l’Ucraina. Alexander Stubb, ex primo ministro finlandese, che Putin l’ha conosciuto personalmente, non è però convinto.
“Credo che i media occidentali calchino troppo la mano su questo – ha detto a Quarta Repubblica – Non c’è bisogno di fare un’analisi psicologica di Putin: è una persona preparata, analitica, fredda, molto duro ma non irrazionale. O meglio non irrazionale dal punto di vista russo. Ricordiamoci sempre che la razionalità russa può essere diversa da quella occidentale o finlandese”. Per Stubb dovremmo concentrarci su altro, piuttosto che sulla salute dello Zar. Quali saranno i prossimi passi del Cremlino? “C’è molto da dire anche su quello che succederà, non lo sappiamo. Ma i leader russi hanno un’idea di supremazia, non vengono mai messi in discussione e questo è il modo in cui Putin vorrebbe continuare ad agire in futuro”.
Stubb ha poi parlato della possibilità che Mosca invada la Finlandia. Non si dice preoccupato, visto l’esercito e i mezzi militari di cui dispone Helsinki.
dalla puntata di Quarta Repubblica del 16 maggio 2022