Politica

L’ha distrutta Prodi: il Professor manina è riuscito nell’impresa

Non solo la scenetta e l’inaccettabile bugia: l’ex premier ha abbattuto non solo l’immagine moralmente intaccabile della sinistra

Romano Prodi
Ascolta l'articolo
00:00
/

La sciagurata vicenda Prodi, con quella inaccettabile scenetta e con l’ancora più inaccettabile tentativo di negare tutto, a costo di far passare per bugiarda la collega Lavinia Orefici, non distrugge soltanto l’immagine moralmente intaccabile della sinistra. Fa qualcosa di molto peggio: distrugge anni di lotte, a volte persino estreme, in difesa della donna, della sua volontà di autodeterminarsi, del suo sacrosanto diritto di esprimersi, senza per questo essere denigrata, intimidita, molestata.

Sia chiaro: chi scrive non crede che la giornalista sia stata molestata, no. Nè che ci sia stata violenza fisica, nei suoi confronti. Ma che la reazione di Prodi ad una domanda assolutamente legittima – se non lo si chiede al più europeista degli italiani un commento su manifesto di Ventotene, pietra miliare dell’Europa unita, a chi lo si deve chiedere? – sia stata una plastica dimostrazione di quanto il patriarcato sia un fenomeno che non conosca colore politico, è un qualcosa esploso in tutta la sua evidenza. Il patriarcato alberga, dove ancora albera, tanto a destra, quanto a sinistra.

Leggi anche: 

E questa, per chi da anni porta avanti battaglie in questo senso, seguendo il sillogismo patriarcato=destra, è una sconfitta che a confronto Caporetto è stata una scampagnata nelle valli friulane. Perché più ancora del pessimo Prodi, ne escono a pezzi tutti gli alfieri di quella lotta alla sopraffazione dell’uomo sulla donna, tutti rigorosamente schierati a sinistra, che anziché coerentemente con quanto professato da sempre, prendere le difese della giornalista e condannare senza se e senza ma Prodi, hanno sminuito, giustificato, minimizzato, ironizzato.

Eppure, sarebbe bastato dire: no, non si fa, è stato uno spettacolo indecente. Invece si sono fatte distinzioni, che la giornalista è una retequattrista, che Porro l’ha usata per tendere una trappola a Prodi, che è stato giusto dare una lezione ai sicari, che adesso chiamano il Var per un tocco ai capelli. Ecco, da tutte questi illustri pensatori, sarà sano non accettare più alcun tipo di lezione morale: ne hanno perso ogni diritto. Hanno tutti platealmente affermato che la lotta alla parità di genere è solo un pretesto, per portare avanti interessi politici.

E c’è poco da difendere, ormai. Perché io tra queste prese di posizione e l’abusato “aveva la minigonna, in fondo se l’è cercata” non vedo alcuna differenza.

Guglielmo Mastroianni, 28 marzo 2025

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it
la grande bugia verde

SEDUTE SATIRICHE