A un mese dalla sorprendente offensiva ucraina, la Russia è passata al contrattacco nella regione di Kursk. Secondo quanto confermato dall’agenzia di stampa “Ria Novosti”, le truppe del Cremlino hanno riconquistato circa dieci villaggi, prendendo anche dei prigionieri di guerra. “Una decina di insediamenti è già stata liberata e presa sotto il controllo delle truppe russe”, le parole del comandante delle forze speciali russe Akhmat e del vicedirettore del dipartimento politico-militare del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Apti Alaudinov: “Abbiamo ripulito questi insediamenti, distruggendo il nemico che si trovava lì, alcuni di loro (soldati ucraini, ndr) si sono arresi come prigionieri”.
Come confermato da Repubblica, l’operazione di Kursk è stata condotta da reparti scelti di paracadutisti e fanti di marina. I russi sono riusciti a trasferire sul fronte mezzi corazzati e truppe attraverso il fiume Seym. Secondo quanto riportato dalle poche fonti disponibili, i militari russi sarebbero andati all’assalto in tre direzioni diverse così da provare ad aggirare i capisaldi di Kiev. Ma non è tutto. La difesa aerea russa ha distrutto due droni ucraini nella regione di Kursk e un altro drone nella regione di Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. L’abbattimento è avvenuto “tra le 10:00 e le 10:15 (ora di Mosca; tra le 9:00 e le 9:15 in Italia)”.
Non è da escludere che quanto accaduto nelle scorse ore possa ribaltare le condizioni sul campo a Kursk. Combattimenti duri e raid dei caccia intorno a Sum, mentre sono stati intensificati gli scontri nella zona di Szuda. La situazione sul campo è particolarmente delicata e Kiev rischia di pagare a caro prezzo la disattenzione. Secondo Mosca, nelle scorse 24 ore le truppe russe hanno respinto un contrattacco ucraino vicino alla località di Apanasovkal Secondo il dicastero, il raggruppamento settentrionale delle truppe russe “ha sventato i tentativi di attacchi in direzione degli insediamenti di Cherkaskaya, Konopelka, Borki e Fanaseevka”.
Leggi anche:
- Quali sono le “ragioni” della Russia
- Tutti i dubbi non filo-putiniani su Zelensky
- Dimissioni forzate e potere assoluto: ora l’Ue minaccia Zelensky
“I militari hanno tutti i piani necessari che non possono essere discussi pubblicamente”, il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il Cremlino è netto: Mosca ha i piani per schiacciare le forze ucraine. Ma quello non è l’unico fronte aperto. L’esercito di Putin ha rivendicato il controllo della città di Krasnogorivka e di tre villaggi nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. I soldati hanno conquistato Krasnogorivka, così come i villaggi di Galytsynivka, Vodyane e Grygorivka, ha precisato il ministero della Difesa. Ricordiamo che nelle ultime settimane i soldati di Mosca sono avanzati rapidamente nella regione di Donetsk. In particolare, si stanno avvicinando alla città di Pokrovsk, un importante centro logistico per l’esercito ucraino. Una situazione da monitorare soprattutto dopo la conquista di Memryk registrata nella giornata di ieri. Senza dimenticare il Donbass, il bacino industriale ucraino che comprende la regione di Donetsk, la “priorità numero uno” di Putin.
Franco Lodige, 11 settembre 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)