Società

L’importanza di cogliere l’occasione

occasione © Feverpitched tramite Canva.com

L’occasione è “ciò che ci cade davanti” e che ci chiede di scegliere lì per lì, senza il tempo di riflettere. È puntuale, rapida, non indugia e se la sappiamo cogliere ci dà una prodigiosa vertigine di potenza creativa. A furia di possedere e consumare tutto, ci siamo illusi tuttavia di poter scegliere e programmare anche l’occasione, quella giusta ovviamente, adottando una strategia vincente che certo non ci tradirà.

Sicuri del nostro e indottrinati dai social guru, andiamo a caccia della strada migliore in un dedalo di vie, battendo i piedi a terra alla prima frustrazione, come bimbi capricciosi. Non è d’altronde colpa nostra se siamo insoddisfatti, ma degli altri, quelli che invidiamo e critichiamo; non ci accorgiamo che spostando la motivazione fuori da noi, cercando le cause fuori da noi, siamo sempre decentrati, fuori asse, protesi all’esterno, in un movimento centrifugo in cui le energie si disperdono e non costruiscono nulla.

Bisognerebbe invece dedicare il tempo a intuirsi. Dovremmo cominciare ad avere cura di noi, ascoltando attentamente i nostri desideri, dovremmo ripercorrere la nostra storia con compassione, setacciando i doni preziosi ed eterni che ci impegneremo a conservare come il fuoco sacro delle vestali. Potremmo dedicare il pensiero alla conoscenza e provare a guardarci mentre agiamo forti di questo sapere e, nell’onesta esperienza di noi, scegliere i valori del nostro viaggio, la stella polare che, in un continuum inscindibile, abbraccerà la sfera personale e quella professionale. Perché ciò che è vero rimane tale e ha a che fare con il nostro io sempre, non solo qualche volta; le spezzature, le maschere, ci sfiancano e non ci allenano al riconoscimento del tempo opportuno, dell’occasione.

Dalla scelta intima dell’unità con sé stessi, da questa pienezza nasce in noi una passione per la vita che ci porta a giocarci di più, a dare qualcosa in più di noi per gli altri e questo contributo all’esistenza si risolve, paradossalmente, in una raccolta ancor più generosa, in una continua occasione fruttuosa.

Per questo ho trovato una corrispondenza immediata ascoltando le parole dell’adamantina Sara Doris alla Ripartenza di Milano: “Quando tu fai più di quello che sei tenuto a fare, […] fai quel qualcosa in più per gli altri, si mettono in moto delle cose che non ti saresti mai aspettato e, quindi, io dico sempre che le occasioni non ti si presentano preconfezionate sul vassoio d’argento, partecipando al tale evento, al tale incontro, ma accadono facendo quotidianamente bene il tuo lavoro, se tu fai bene il tuo lavoro, forse gli orizzonti si aprono e tu cogli le occasioni”.

Fiorenza Cirillo, 17 febbraio 2024

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