Commenti all'articolo L’indispensabile inutilità della poesia

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Nico Tanzi
Nico Tanzi
30 Aprile 2022, 18:28 18:28

Oggi Ungaretti scriverebbe:

Tramonto
Mi rabbuio del nulla.

Davide777
Davide777
30 Aprile 2022, 17:35 17:35

Bell’articolo. La poesia è vita.
La forma d’arte più antica, quella che conservava la cultura di una società (Omero, Saffo, Orazio, Catullo, Dante o le chansons de gestes) per poi trasformarsi in espressione sia di passioni positive come l’amore sia negative (Foscolo in “A Zacinto” per esempio) e più raramente rappresentavaancora l’incarnazione della nazione (“The Isles of Greece” di Byron o più di recente “Doubletake” di Seamus Heanley citata dall’analfabeta Biden che non l’ha ovviamente capita). Poi ci sono poeti come Drummond de Andrade, superiori a tutto. Cestinare la poesia, come si fa negli ultimi anni, è un’accelerazione verso la fine

Eleonora
Eleonora
30 Aprile 2022, 17:14 17:14

Mi sono innamorata della poesia in seconda elementare, quando sfogliando il libro di lettura mi imbattei in un disegno a pastello a tutta pagina raffigurante un tramonto su un paesaggio disseminato di campi coltivati e fattorie. In un riquadro vi erano le prime strofe de “la mia sera” di Pascoli : “ il giorno fu pieno di lampi, ma ora verranno le stelle, le tacite stelle, nei campi c’è un breve gre gre di ranelle…”. In un attimo mi invase quella sensazione di pace che si prova la sera in campagna, l’odore di erba tagliata, il frinire dei grilli. Da allora la poesia ha sempre accompagnato la mia vita.

Fabio Bertoncelli
Fabio Bertoncelli
30 Aprile 2022, 16:31 16:31

Il «Canto notturno di un pastore errante dell’Asia» è la piú bella poesia nata da mente umana a partire dal Paleolitico. Al secondo posto si piazza «L’infinito».

E chi non è d’accordo, peste lo colga.