“Linea rossa invalicabile”. Tensione alle stelle Cina-Giappone

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Tensione alle stelle nel Pacifico. Nelle scorse ore il cacciatorpediniere giapponese “Sazanami” ha attraversato lo Stretto di Taiwan. È la prima volta che accade dalla fine della seconda guerra mondiale. Un’azione, quella dei nipponici, attuata per rispondere alle ripetute provocazioni rivolte loro dal governo di Pechino che, secondo Tokyo, ha recentemente violato lo spazio aereo giapponese ed effettuato passaggi di navi in prossimità dell’Arcipelago nipponico. Lo scorso 18 settembre, infatti, la portaerei cinese “Liaoning” e due cacciatorpedinieri lanciamissili di scorta hanno navigato a sud di Okinawa, tra le isole nipponiche di Yonaguni e Iriomote. Le navi cinesi non sono tuttavia entrate nelle acque territoriali nipponiche, ma si sono limitate a navigare nelle cosiddette “acque contigue”. Un atto giudicato “totalmente inaccettabile” dal governo di Tokyo, che ha prontamente risposto alla provocazione subita.

Stando alle informazioni diffuse dalle agenzie di stampa nipponiche, il Sazanami si sarebbe diretto a sud del Mar cinese orientale, impiegando più di dieci ore, nello stesso momento in cui anche diverse navi australiane e neozelandesi hanno attraversato lo Stretto nell’ambito di manovre navali congiunte. L’agenzia di stampa giapponese Kyodo specifica inoltre che il via ad effettuare l’operazione sarebbe arrivata direttamente dal primo ministro giapponese Fumio Kishida, che avrebbe dato l’ordine di inviare la nave in risposta all’aumento delle attività militari cinesi nella regione. Almeno al momento, le autorità giapponesi si astengono dal fare qualsivoglia commento in merito all’operazione.

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Pronta è stata invece la reazione dei cinesi: da Pechino fanno sapere che “il Giappone non deve superare la linea rossa invalicabile” rappresentata dalla sovranità cinese su Taiwan. Ad affermarlo, nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, rispondendo a una domanda rivoltagli dai giornalisti inerente al fatto che un cacciatorpediniere giapponese, per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, avesse attraversato lo Stretto di Taiwan. Lin ha affermato che “la questione di Taiwan riguarda la sovranità e l’integrità territoriale della Cina, nonché la base politica delle relazioni Cina-Giappone, e rappresenta una linea rossa invalicabile”.

La Cina, pertanto, in risposta al passaggio della nave giapponese, “ha adottato misure in conformità con le leggi e i regolamenti”, presentando una “ferma protesta” all’indirizzo di Tokyo. Il portavoce cinese ha inoltre prontamente richiamato la Dichiarazione congiunta Cina-Giappone, che recita testualmente: “Il governo giapponese riconosce il governo della Repubblica popolare cinese come l’unico governo legittimo della Cina. Il governo della Repubblica Popolare ribadisce che Taiwan è una parte inseparabile del territorio cinese. Il governo giapponese comprende pienamente e rispetta questa posizione del governo cinese e si impegna a seguire la posizione dell’art. 8 della Dichiarazione di Potsdam”. Il governo di Pechino “esorta pertanto il Giappone a rispettare gli impegni presi sulla questione di Taiwan, a comportarsi con cautela e a non creare interferenze nelle relazioni tra Cina e Giappone o nella pace e stabilità dello Stretto di Taiwan”.

Le parole delle autorità di Pechino, che considera Taiwan una parte integrante del proprio territorio sovrano, suona come un avvertimento bello e buono all’indirizzo del governo di Tokyo: guai a oltrepassare la linea rossa, le conseguenze potrebbero essere drastiche.

Salvatore Di Bartolo, 27 settembre 2024

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