Salute

L’inquietante ritorno del vaccino Covid per i bambini

Per i giornali il coronavirus sarebbe in risalita? Ecco che torna l’invito a vaccinare tutti. Anche chi potrebbe sviluppare problemi cardiaci

vaccino covid © LeoPatrizi e ArtistGNDphotography tramite Canva.com

I fautori del vaccino anti Covid eterno si portano avanti col lavoro e ricominciano a martellare con la loro propaganda in piena estate. “Covid in risalita: tutto sui vaccini contro le nuove varianti, chi li deve fare e per quanto”, questo l’esemplificativo titolo di un lungo articolo pubblicato su Repubblica da Donatella Zorzetto, da tempo inviata molto speciale e virale del quotidiano diretto da Maurizio Molinari.

In estrema sintesi, dopo essersi rammaricata per la evidente disaffezione di massa che sta interessando da tempo questi controversi elisir di lunga vita, la Zorzetto passa la palla ad Antonio Cassone, membro dell’American Academy of Microbiology e autore del libro “Dialogo sui vaccini”, il quale esordisce con la seguente raccomandazione: “Ad oggi, poiché i vaccini in questione sono comunque in grado di proteggere dalla malattia, è opportuno immunizzare i fragili, gli anziani, gli operatori sanitari e bambini/ragazzi mai vaccinati o con qualche problema di salute”.
 Quindi, come si può notare, questo ennesimo genio della medicina sostiene che occorrerebbe immunizzare i giovanissimi che non si sono mai vaccinati malgrado, come ci hanno svelato in modo incontrovertibile i numeri dalla testa dura, questi ultimi non hanno mai rischiato nulla neppure quando circolava la forma più aggressiva del coronavirus.

Ora, saltando la estenuante descrizione dei diversi vaccini esposta nell’articolo, passiamo direttamente all’aspetto più inquietante espresso proprio da Cassone: quello legato al rapporto rischi/benefici insito in codesta particolare vaccinazione.

Questa la sorprendente asserzione di Cassone, rispondendo alla domanda sugli effetti collaterali, egli sostiene che attualmente non se ne conoscono nuovi rispetto a quelli che già conosciamo. Dopodiché aggiunge: “L’unico problema riguarda i più giovani: bambini e ragazzi. Se li si vuole vaccinare (dai 6 mesi in su) vanno considerate due cose: fino a 12-13 anni hanno molta capacità di resistere a una malattia, ma, viste le ultime nuove varianti Covid, il problema di facilitarli nel fronteggiare il virus si pone. Inoltre, se si tratta di bambini nati da poco, dai 6 mesi in su, c’è il rischio di effetti collaterali, parlo della miocardite, che però sarà meno grave di quella che potrebbero accusare ammalandosi di Covid”.
 Avete capito? Per giovani e giovanissimi, che come ho già detto non corrono rischi con il Covid, è preferibile sviluppare problemi cardiaci piuttosto che beccarsi un raffreddore o una blanda forma influenzale. È veramente roba dell’altro mondo.

A quanto pare il professor Cassone ha accumulato in campo medico e universitario molti incarichi di prestigio e altrettanti onori. Tuttavia, egli non me ne vorrà se mi permetto di sostenere che da un medico che racconta queste favole, che i dati reali della pandemia hanno sempre smentito, avrei difficoltà a farmi curare un’unghia incarnita.

Claudio Romiti, 29 luglio 2024

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