Un vero inferno orwelliano, ma anche l’esempio di una ignoranza completa di come nasca la cultura e si formi una personalità e un carattere. In un mondo ovattato e cloroformizzato, una società ove siano banditi il dolore e la sofferenza dalle nostre vite spirituali (ammesso e non concesso che sia possibile), non perderebbe per ciò stesso la linfa vitale che lo tiene in vita? Senza l’urto dialettico coi mali della vita, come il bene potrebbe temprarsi e svilupparsi? Eliminare il male dalla terra è una idea stupida e banale, anche perché la nostra sapienza bimillenaria (da Omero a Dante, da Shakespeare a Eliott) ci dice che il diavolo si nasconde nei dettagli e segue alle buone intenzioni. E, sotto sotto, non è altro che l’uomo d’affari del buon Dio.
Corrado Ocone, 16 maggio 2021