Commenti all'articolo L’insopportabile fondamentalismo dell’Anpi
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55 Commenti
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Carla
6 Novembre 2019, 20:13 20:13
Qualcuno ha letto “Compagno mitra” di Gianfranco Stella? Oltre 600 pagine dei misfatti partigiani nel triangolo della morte in Emilia Romagna. Tutto documentato, esimi kompagni con paraocchi.
divulgatore
31 Ottobre 2019, 20:16 20:16
da youtube:
ALESSANDRO BARBERO – ENDORFINE FESTIVAL 2019 – LUGANO
(15 settembre 2019 )
(immigrazioni e invasioni nell’impero romano – Adrianopoli)
time: 34:48-36:26
°.. è un dato di fatto che, appunto, questa politica dura così a lungo che evidentemente è vero che l’impero ha continuamente rinsanguato la sua popolazione e ha saputo far fronte ai vuoti aperti dalle epidemie, dalle carestie e così via grazie a questa immigrazione. Poi naturalmente vengono delle domande…….L’imperatore Costantino sconfisse i Sarmati e poi, quando loro gli implorarono pietà e chiesero di essere accolti nel suo impero, ne ridislocò 30.000 nella pianura padana tra Modena e Reggio Emilia. Uno dice: ‘immaginatevi se oggi il governo decidesse di collocare 30.000 immigrati tra Modena e Reggio Emilia!’ Invece i cronisti antichi che ci raccontano queste cose non dimostrano di aver notato che qualcuno abbia protestato e questo probabilmente -diciamo- è l’aspetto meraviglioso del fare politica e del governare l’impero romano: nessuno protesta! Eeeeee. Allora a questo punto avete capito perchè i Goti che si presentano alla frontiera del Danubio nel 376 possono chiedere di essere accolti: non stanno chiedendo niente di nuovo!…”
lucia
30 Ottobre 2019, 21:28 21:28
Lo studio della storia non deve servire solo a dividere il mondo in buoni e cattivi ma a fare del passato un terreno dove costruire sempre qualcosa di migliore; agitare spauracchi fuori luogo non è offendere qualcuno a cui si affibbia un epiteto del passato, ma è sminuire la gravità di ciò che è successo
prova
30 Ottobre 2019, 18:19 18:19
prova
giorgiop
30 Ottobre 2019, 18:00 18:00
Vivo e lavoro in Emilia Romagna, più precisamente in quel pezzo (PR-RE-MO) che è da sempre il luogo dominato dai rossi, che hanno nelle cooperative la loro longa manus per tenere sotto controllo il lavoro subordinato, i lavori pubblici, l’economia in genere. Devo essere sintetico per non annoiare, per cui mi limito a fare un paio di osservazioni: L’ANPI dovrebbe essere una associazione fatta di partigiani (P) i quali, per ragioni puramente anagrafiche, tendono ad azzerarsi entro breve tempo. Non sono i cazzari nulla facenti come quelli dei centri sociali che contribuiscono a far rispettare la lotta partigiana anche da quelli che rossi non sono e non sono mai stati; se a loro poi si accodano anche politicucci in cerca di visibilità, la suddetta lotta non ci guadagna niente. Occorrerebbe esaminare con occhio diverso la natura di tutti quelli che venivano e vengono tutt’ora definiti partigiani; c’erano degli eroi che lo facevano per un ideale, c’erano dei delinquenti comuni che dietro il fucile o il mitra covavano semplici desideri di vendetta personale (vedi tutti gli ammazzamenti post liberazione nel triangolo PR-RE-MO dove hanno continuato a trovare cadaveri nei fossi per non so quanto tempo, sacerdoti compresi). L’appennino ed i paesi che lo abitavano erano terra di conquista da parte di ceffi che avevano cambiato camicia velocemente: da nera a rossa… Leggi il resto »
Claudio
30 Ottobre 2019, 17:38 17:38
Solo una constatazione: dopo più di settantanni dalla fine della guerra ancora esistono i partigiani, i quali ancora prendono sovvenzioni dallo stato! Ma contro chi combattono, boh!
Qualcuno ha letto “Compagno mitra” di Gianfranco Stella? Oltre 600 pagine dei misfatti partigiani nel triangolo della morte in Emilia Romagna. Tutto documentato, esimi kompagni con paraocchi.
da youtube:
ALESSANDRO BARBERO – ENDORFINE FESTIVAL 2019 – LUGANO
(15 settembre 2019 )
(immigrazioni e invasioni nell’impero romano – Adrianopoli)
time: 34:48-36:26
°.. è un dato di fatto che, appunto, questa politica dura così a lungo che evidentemente è vero che l’impero ha continuamente rinsanguato la sua popolazione e ha saputo far fronte ai vuoti aperti dalle epidemie, dalle carestie e così via grazie a questa immigrazione. Poi naturalmente vengono delle domande…….L’imperatore Costantino sconfisse i Sarmati e poi, quando loro gli implorarono pietà e chiesero di essere accolti nel suo impero, ne ridislocò 30.000 nella pianura padana tra Modena e Reggio Emilia. Uno dice: ‘immaginatevi se oggi il governo decidesse di collocare 30.000 immigrati tra Modena e Reggio Emilia!’ Invece i cronisti antichi che ci raccontano queste cose non dimostrano di aver notato che qualcuno abbia protestato e questo probabilmente -diciamo- è l’aspetto meraviglioso del fare politica e del governare l’impero romano: nessuno protesta! Eeeeee. Allora a questo punto avete capito perchè i Goti che si presentano alla frontiera del Danubio nel 376 possono chiedere di essere accolti: non stanno chiedendo niente di nuovo!…”
Lo studio della storia non deve servire solo a dividere il mondo in buoni e cattivi ma a fare del passato un terreno dove costruire sempre qualcosa di migliore; agitare spauracchi fuori luogo non è offendere qualcuno a cui si affibbia un epiteto del passato, ma è sminuire la gravità di ciò che è successo
prova
Vivo e lavoro in Emilia Romagna, più precisamente in quel pezzo (PR-RE-MO) che è da sempre il luogo dominato dai rossi, che hanno nelle cooperative la loro longa manus per tenere sotto controllo il lavoro subordinato, i lavori pubblici, l’economia in genere. Devo essere sintetico per non annoiare, per cui mi limito a fare un paio di osservazioni: L’ANPI dovrebbe essere una associazione fatta di partigiani (P) i quali, per ragioni puramente anagrafiche, tendono ad azzerarsi entro breve tempo. Non sono i cazzari nulla facenti come quelli dei centri sociali che contribuiscono a far rispettare la lotta partigiana anche da quelli che rossi non sono e non sono mai stati; se a loro poi si accodano anche politicucci in cerca di visibilità, la suddetta lotta non ci guadagna niente. Occorrerebbe esaminare con occhio diverso la natura di tutti quelli che venivano e vengono tutt’ora definiti partigiani; c’erano degli eroi che lo facevano per un ideale, c’erano dei delinquenti comuni che dietro il fucile o il mitra covavano semplici desideri di vendetta personale (vedi tutti gli ammazzamenti post liberazione nel triangolo PR-RE-MO dove hanno continuato a trovare cadaveri nei fossi per non so quanto tempo, sacerdoti compresi). L’appennino ed i paesi che lo abitavano erano terra di conquista da parte di ceffi che avevano cambiato camicia velocemente: da nera a rossa… Leggi il resto »
Solo una constatazione: dopo più di settantanni dalla fine della guerra ancora esistono i partigiani, i quali ancora prendono sovvenzioni dallo stato! Ma contro chi combattono, boh!