«L'Iran è ora in stato di guerra»
Lo ha detto il ministero dell’Intelligence iraniano.
Attacco Iran a Israele, la conta dei danni
Secondo l’Idf sono stati lanciati circa 200 missili dall’Iran verso Israele. Secondo l’agenzia iraniana ShafaqNA sarebbero stati colpiti 20 caccia F-35, ma la notizia non è stata confermata. L’Iran ha anche rivendicato di aver mandato a segno circa l’80% dei missili sparati, ma non vi sono evidenze.
Israele infatti sostiene di aver abbattuto quasi tutti i missili, tranne alcuni “impatti nel centro e nel Sud”. Tel Aviv sta “valutando la situazione” ma al momento non ci sono notizie ufficiali di feriti o morti.
Un morto a seguito dell'attacco iraniani: è un palestinese
Secondo quanto affermano fonti della Difesa israeliana, l’unico morto provocato dall’attacco missilistico iraniano è un residente di Gaza, rimasto ucciso nella città di Gerico in Cisgiordania.
Trump attacca Biden: "Leadership americana assente"
Donald Trump attacca Joe Biden e la sua vice Kamala Harris: “Sotto il Presidente Trump non avevamo guerre in Medio Oriente”, ha detto.
Anche la Giordania ha partecipato all'abbattimento dei missili
Secondo quanto si apprende, la Giordania ha intercettato missili e droni lanciati dall’Iran verso Israele.
Lo stesso era successo lo scorso aprile, in occasione del precedente attacco iraniano seguito all’uccisione a Damasco di diversi alti ufficiali dei Pasdaran. L’omicidio mirato è stato attribuito ad Israele e ha scatenato la reazione degli Ayatollah che per la prima volta nella storia hanno sganciato 300 tra missili e droni contro Israele, nel 90% dei casi abbattuti da Tel Aviv con l’aiuto degli Usa e degli alleati nella regione.
Israele riapre il traffico aereo
«Non sono state individuate nello spazio aereo di Israele altre minacce provenienti dall’Iran», ha fatto sapere l’Idf. Per questo è stato riaperto. “Dopo la valutazione della situazione è stato deciso che ora è consentito lasciare gli spazi protetti in tutte le aree del Paese. Chiediamo che il pubblico continui a seguire le linee guida del Comando del Fronte Interno”.
Due persone intanto risultano lievemente ferite a Tel Aviv. A colpirli le schegge di un missile abbattuto da Israele.
“Ci sono stati alcuni impatti nel centro e altri nel sud. In questa fase stiamo valutando la situazione. Non siamo a conoscenza di feriti”, ha spiegato invece il portavoce dell’Idf.
Idf: "L'attacco avrà conseguenze"
“Proteggeremo i cittadini di Israele, questo attacco avrà conseguenze. Abbiamo piani, agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo”, ha spiegato il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari.
Biden e Harris nella situation room: "Abbattete quei missili"
Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris “stanno monitorando l’attacco iraniano contro Israele dalla Situation Room della Casa Bianca e ricevono aggiornamenti regolari dal team di sicurezza nazionale”. Biden, fa sapere la Casa Bianca, “ha ordinato alle forze armate statunitensi di sostenere la difesa di Israele contro gli attacchi iraniani e di abbattere i missili che hanno come obiettivo Israele”.
Israele chiude lo spazio aereo
Dopo l’attacco iraniano, Israele ha disposto la chiusura dello spazio aereo su tutto il territorio nazionale.
Anche Iraq, Giordania e Iran hanno poi chiuso lo spazio aereo.
La dichiarazioni dell'Idf
Cari cittadini,
Poco tempo fa sono stati lanciati missili dall’Iran verso lo Stato di Israele. Vi viene chiesto di rimanere vigili e di seguire scrupolosamente le istruzioni del Comando del Fronte Interno.
Negli ultimi minuti, il Comando del Fronte Interno ha inviato messaggi ai telefoni cellulari di alcune zone con istruzioni salvavita, ordinando alle persone di entrare negli spazi protetti. Devi raggiungere lo spazio protetto più sicuro nelle tue vicinanze. Al suono della sirena entrare immediatamente in uno spazio protetto e rimanervi fino a quando non verranno date ulteriori istruzioni.
The Sky earlier over Western Jordan, as Iranian Long-Range Ballistic Missiles pass over heading towards Israel. pic.twitter.com/2lzXABzZGv
— OSINTdefender (@sentdefender) October 1, 2024
Il sistema di difesa aerea è pienamente operativo, rilevando e intercettando le minacce laddove necessario, anche in questo momento. La difesa però non è ermetica e quindi è fondamentale seguire le indicazioni del Comando del Fronte Interno. Potresti sentire esplosioni, che potrebbero essere il risultato di intercettazioni o impatti.
A causa della varietà delle minacce, gli allarmi possono essere attivati in aree molto estese. Rimani aggiornato sulle istruzioni tramite le pagine ufficiali dell’Home Front Command e del portavoce dell’IDF.
Continua ad agire in modo responsabile e mantieni la calma, come hai fatto finora, e assicurati di seguire le linee guida. Siamo forti e possiamo gestire anche questo evento.
L’IDF sta facendo e continuerà a fare tutto il necessario per proteggere i civili israeliani. L’IDF è completamente preparato sia per la difesa che per l’attacco al massimo della prontezza.
Continuerò a fornire aggiornamenti su tutti gli sviluppi.
La dichiarazione dei Pasdaran: "Risposta all'uccisione di Nasrallah"
“In risposta al martirio di (leader di Hamas) Ismail Haniyeh, Hassan Nasrallah e (comandante delle Guardie) Nilforoshan, abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati (Israele)”, hanno dichiarato le Guardie in un comunicato riportato dall’agenzia di stampa Fars. “Se il regime sionista reagisce alle operazioni iraniane, dovrà affrontare attacchi demolitori”.
Su X, la missione iraniana all’Onu ha aggiunto: “La risposta legale, razionale e legittima dell’Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell’Iran, è stata debitamente eseguita. Se il regime sionista osasse rispondere o commettere ulteriori atti di malevolenza, ne conseguirebbe una successiva e schiacciante risposta. Si consiglia agli stati regionali e ai sostenitori dei sionisti di separarsi dal regime”.
Due ondate di missili
Una seconda ondata di missili sta investendo Tel Aviv e Gerusalemme. Nei cieli si vede la contraerea in azione. “L’attacco iraniano è ancora in corso. Vi chiediamo di restare negli spazi protetti fino a nuove indicazioni”, ha detto l’Idf.
Media: "Colpito un edificio a Nord di Tel Aviv"
Secondo i media locali, un edificio a Nord di Tel Aviv sarebbe stato colpito e danneggiato dai missili iraniani.
Esplosioni sono state avvertite anche a Gerusalemme, dopo gli allarmi scattati per i missili lanciati dall’Iran su Israele. La contraerea si è attivata, riportano i giornalisti sul posto.
L'Iran attacca
L’annuncio dell’Idf: “Poco fa sono stati lanciati missili dall’Iran verso lo Stato di Israele.
Vi è stato ordinato di restare vigili e di seguire scrupolosamente le istruzioni del Comando del Fronte Interno
Negli ultimi minuti l’Home Front Command ha distribuito istruzioni salvavita in varie zone del Paese. Al pubblico viene chiesto di aderire alle linee guida dell’Home Front Command. Dopo aver sentito una sirena, è necessario entrare in uno spazio protetto e rimanervi fino a nuovo avviso.
L’IDF sta facendo e farà tutto il necessario per proteggere i civili dello Stato di Israele”.
Sarebbero almeno 100 i missili lanciati dal regime degli Ayatollah.
Clicca qui per vedere il video:
Footage showing several of the Ballistic Missile launches from Iran. pic.twitter.com/x5MqtR1PZl
— OSINTdefender (@sentdefender) October 1, 2024
Insane Footage showing Dozens of Iranian Ballistic Missiles raining over Israel. pic.twitter.com/6l1Wog1iCb
— OSINTdefender (@sentdefender) October 1, 2024
Cosa è successo nelle scorse ore
L’incremento delle tensioni tra Iran e Israele sta marcando una fase critica, con l’Iran, secondo quanto riportato da fonti statunitensi, che sta pianificando un attacco missilistico di vasta portata contro Israele. Queste informazioni hanno spinto gli Stati Uniti ad affiancare Israele nel rafforzare le sue difese, segnando la gravità della situazione e l’impegno americano a tutelare la sicurezza del proprio alleato.
La strategia iraniana di mirare a Israele sembra essere una diretta conseguenza dello scenario di tensione che pervade la regione. Gli ufficiali della difesa americana avevano evidenziato la possibilità di un attacco che potrebbe avvalersi di missili balistici in grado di colpire obiettivi essenziali in Israele in soli 12 minuti, rappresentando un notevole avanzamento rispetto agli assalti precedenti che si affidavano soprattutto a droni e missili da crociera.
Israele ha risposto a queste minacce intensificando le proprie misure di sicurezza. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha descritto il periodo come “giorni di grandi sfide”, esortando i cittadini a seguire con attenzione le istruzioni dell’Home Front Command per proteggere le vite. L’allarme è stato sottolineato dall’evacuazione di comunità israeliane vicine al confine con il Libano, un chiaro segno della preoccupazione per uno scontro imminente.
La popolazione civile è stata chiamata a prendere precauzioni, con gli abitanti delle aree centrali di Israele invitati a restare vicino ai rifugi antiaerei e a limitare le uscite, evidenziando l’ansia crescente per la propria sicurezza.
Questa escalation ha avuto importanti ripercussioni sulla diplomazia e la sicurezza internazionale. Gli Stati Uniti hanno richiesto ai propri diplomatici e alle loro famiglie di trovare rifugio in luoghi protetti, una mossa che rivelala profonda incertezza che regna nella regione.
La risposta internazionale a questa tensione è stata di prudenza. Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite in Libano, ha manifestato preoccupazione per le violazioni della sovranità e dell’integrità territoriale del Libano, appellandosi al rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Questo momento di alta tensione giunge in un periodo sensibile per Israele, che si appresta a celebrare le festività del Capodanno ebraico. Le restrizioni imposte ai civili nel nord e nel centro del paese, che includono città come Tel Aviv e Gerusalemme, dimostrano l’incisivo impatto della situazione di sicurezza sulla vita quotidiana.
In seguito ad accuse di incursioni israeliane sul suolo libanese, Hezbollah ha fermamente smentito tali affermazioni, descrivendole come “infondate”. Questo interviene in un contesto già teso, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla lettura degli eventi correnti.
Il discorso di Netanyahu
“Cittadini di Israele, siamo nel bel mezzo di una campagna contro l’asse del male iraniano.
Ieri ho detto che questi sono stati giorni di grandi conquiste e di grandi sfide: grandi conquiste perché abbiamo eliminato Nasrallah e il suo comando senior, nonché il piano di Hezbollah per impadronirsi della Galilea.
Siamo determinati a riportare i nostri residenti nel nord sani e salvi alle loro case.
Ma ci sono anche grandi sfide.
Ti chiedo due cose:
Innanzitutto, seguire rigorosamente le direttive dell’Home Front Command; salva vite umane.
Secondo: stare uniti. Insieme rimarremo saldi nei giorni difficili che ci aspettano. Insieme resisteremo. “Insieme combatteremo e insieme vinceremo.”
Le operazioni in Libano: il racconto dell'Idf
Di seguito, il resoconto dell’Idf sulle operazioni portate avanti nel Sud del Libano da ieri sera.
“Le forze dell’IDF hanno avviato un’operazione di terra mirata e delimitata contro obiettivi terroristici dell’organizzazione terroristica di Hezbollah nell’area vicino al confine nel Libano meridionale: In conformità con la decisione dei vertici politici, l’IDF ha avviato poche ore fa un’operazione di terra mirata e delimitata nel sud del Libano contro obiettivi terroristici e infrastrutture dell’organizzazione terroristica di Hezbollah, in una serie di villaggi vicino al confine, che rappresentano un immediato e una vera minaccia per i villaggi israeliani al confine settentrionale.
L’IDF opera secondo un piano regolare elaborato dallo Stato Maggiore Generale e dal Comando Nord, per il quale le forze si sono addestrate e preparate negli ultimi mesi.
Le forze di terra sono accompagnate nell’attacco dall’aviazione e dall’artiglieria, che attaccano obiettivi militari nella zona in coordinamento con i combattenti delle forze di terra.
Pochi giorni dopo il 7 ottobre, Nasrallah stava ancora valutando e dibattendo se unirsi ad Hamas a Gaza e fare irruzione anche in Galilea. Le forze di Radwan erano già organizzate e schierate su larga scala al confine in quei giorni: 2.400 terroristi di Radwan erano disposti sulla linea di contatto insieme ad altri 500 terroristi della Jihad islamica da loro addestrati. Le rivelazioni che l’IDF sta rivelando ora rivelano cosa avevano pianificato di fare quei 2900 terroristi: un nuovo 7 ottobre nel Nord di Israele. Lì avevano di tutto: migliaia di armi da fuoco, missili anticarro, esplosivi, mine, RPG, missili antiaerei, macchine fotografiche, binocoli, visori notturni, giubbotti, dispositivi di comunicazione, mappe e fotografie aeree.
Tutto era pronto, sistemato, in bunker sopra e sotto terra, in sacche e kit da combattimento. Si può solo immaginare cosa sarebbe successo in Galilea, se solo avessero deciso di agire.
Da ben prima dell’assalto di terra in Libano, le forze dell’IDF hanno svolto dozzine di attività operative mirate nel territorio del Libano meridionale per neutralizzare e distruggere le basi e le armi di Hezbollah.
Il Comando Nord, sotto la direzione delle informazioni di intelligence della Divisione Intelligence, ha condotto dozzine di raid miratinelle basi di di Hezbollah nel sud del Libano, al fine di danneggiare la capacità della “Forza Radwan” e impedirle di effettuare azioni e danneggiare i cittadini di Israele.
I combattenti hanno poi fatto irruzione nei villaggi e nelle aree dietro le linee nemiche, hanno sfondato i portelli delle strutture sotterranee degli obiettivi lungo il confine, hanno scoperto depositi di armi, comandi dei terroristi e altro ancora. Durante le attività, le forze hanno raccolto preziose informazioni, distrutto e neutralizzato completamente le armi e i complessi, comprese le infrastrutture sotterranee e le armi avanzate di fabbricazione iraniana che vi hanno trovato.