Sul resto, si può soprassedere… ma tutto ciò basta per una considerazione: capita che la Storia, proprio quella reale, sia curiosa ed interessante di per sé. Non è necessaria una storia d’amore struggente e disperata per attrarre lo spettatore, non si sentirà la mancanza -per una volta- del debole giovane con una bella idea che lotta contro il potere a mani nude. Questa, invece, è la storia di un geniale e visionario professionista di mezza età, spinto a costruire sul mare per vedervi “fiorire le rose”, e tutt’altro che ispirato a ideologie rivoluzionarie o simili: in un’intervista di molti anni dopo, Rosa si proclamerà -invece- sostanzialmente disinteressato alla politica, giungendo a confessare di aver votato -dal 1945- solo due volte, “per Guazzaloca sindaco di Bologna e per il primo Berlusconi”. Aggiungendo, poi, “Ma mi sono pentito”.
Per saperne di più sulla vera storia dell’isola:
- Isola delle Rose. Insulo de la Rozoj. La libertà fa paura (libro+dvd, di Giuseppe Musilli, Cinematica-Edizioni interno4).
- L’isola delle Rose. La vera storia tra il fulmine ed il temporale (libro, di Giorgio Rosa ed altri, Persiani Editore)