Commenti all'articolo L’Isola delle Rose: perché stravolgere una storia incredibile?
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6 Commenti
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Sandra
27 Gennaio 2021, 14:17 14:17
Ho visto il film su Netflix e per quanto divertente e di intrattenimento non l’ho trovato coerente con la vera storia!
Prima di vedere il film sulla piattaforma ho voluto leggere il memoriale scritto dall’ing. Rosa e meno male che l’ho fatto! Se posso vorrei consigliarlo a chiunque voglia informazioni di “prima mano”, il libro si intitola “L’Isola delle Rose – la vera storia tra il fulmine e il temporale”.
OS
25 Gennaio 2021, 10:41 10:41
Tempo fa ne ho parlato anche qui…
https://youtu.be/UWJbUjdu76c
Alessandro Caroli
25 Gennaio 2021, 1:13 1:13
Conosco entrambi gli eventi. Per il primo, meno: avevo 12 anni e in famiglia si parlava più di Praga che di Rimini; per il secondo, ero animato da simpatia per chiunque lottasse apertamente contro le tossicodipendenze. Attualmente, dopo tanti anni non faccio mancare il sostegno a San Patrignano in tutte le forme possibili.
Per quanto riguarda netflix, ho visto il film dell’isola. Una irreale favoletta. Non ho voluto guardare, viceversa, l’altro, per i motivi di cui sopra.
Gianluca
24 Gennaio 2021, 23:10 23:10
Conosco la storia, non ho visto il film, per me è una regola aurea, mai uno sceneggiato ispirato a fatti o persone realmente accaduti o esistite ha un minimo di verosimiglianza. Ho letto anche delle polemiche sul docufilm (si dice così?) trasmesso dalla stessa Netflix sulla figura di Vincenzo Muccioli, dipinto come una specie di mostro degno di essere perseguitato dalla magistratura. Mostro non era di certo, perseguitato lo fu e anche alla grande. In comune con l’ing. Rosa c’è la romagnolità della location e la sfida al potere, vinta da Muccioli che però si è giocato la salute e persa da Rosa che invece è vissuto serenamente, a quanto pare.
esanider
24 Gennaio 2021, 20:34 20:34
Possibile che si debba ancora spiegare che cinema, teatro, letteratura sono arte che non può essere vincolata alla VERITÀ ammesso che esista? La finzione offre uno specchio alla natura ovvero la mostra rovesciata, non la riproduce esattamente, perché il suos copo è l’espressione non il saggio storico. Licenze poetiche che certamente possono e ssere più o meno ben realizzate e più o meno verosimili, ma mai simili. Quello è il realismo socialista di Zdanov.
Ho visto il film su Netflix e per quanto divertente e di intrattenimento non l’ho trovato coerente con la vera storia!
Prima di vedere il film sulla piattaforma ho voluto leggere il memoriale scritto dall’ing. Rosa e meno male che l’ho fatto! Se posso vorrei consigliarlo a chiunque voglia informazioni di “prima mano”, il libro si intitola “L’Isola delle Rose – la vera storia tra il fulmine e il temporale”.
Tempo fa ne ho parlato anche qui…
https://youtu.be/UWJbUjdu76c
Conosco entrambi gli eventi. Per il primo, meno: avevo 12 anni e in famiglia si parlava più di Praga che di Rimini; per il secondo, ero animato da simpatia per chiunque lottasse apertamente contro le tossicodipendenze. Attualmente, dopo tanti anni non faccio mancare il sostegno a San Patrignano in tutte le forme possibili.
Per quanto riguarda netflix, ho visto il film dell’isola. Una irreale favoletta. Non ho voluto guardare, viceversa, l’altro, per i motivi di cui sopra.
Conosco la storia, non ho visto il film, per me è una regola aurea, mai uno sceneggiato ispirato a fatti o persone realmente accaduti o esistite ha un minimo di verosimiglianza. Ho letto anche delle polemiche sul docufilm (si dice così?) trasmesso dalla stessa Netflix sulla figura di Vincenzo Muccioli, dipinto come una specie di mostro degno di essere perseguitato dalla magistratura. Mostro non era di certo, perseguitato lo fu e anche alla grande. In comune con l’ing. Rosa c’è la romagnolità della location e la sfida al potere, vinta da Muccioli che però si è giocato la salute e persa da Rosa che invece è vissuto serenamente, a quanto pare.
Possibile che si debba ancora spiegare che cinema, teatro, letteratura sono arte che non può essere vincolata alla VERITÀ ammesso che esista? La finzione offre uno specchio alla natura ovvero la mostra rovesciata, non la riproduce esattamente, perché il suos copo è l’espressione non il saggio storico. Licenze poetiche che certamente possono e ssere più o meno ben realizzate e più o meno verosimili, ma mai simili. Quello è il realismo socialista di Zdanov.