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L’Italia è fallita e niente cambierà. Meglio espatriare

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Lo confesso: a me di questi signori al governo non frega nulla. Dovreste fare anche voi la stessa cosa: sbattetevene altamente. Per la vostra vita, il lavoro, l’azienda non dovete confidare nel governo. Lorsignori, come diceva Fortebraccio, non possono far nulla e hanno dimostrato abbondantemente di fare danni. Quindi, meno fanno, meglio è. Ma, soprattutto, dovete essere voi a non attendervi nulla dal governo. Chi lo fa è pazzo. Come amava ripetere Sgalambro, dovete essere indifferenti in materia di società. Diciamo che qui è necessario, per legittima difesa, essere indifferenti in materia di politica. “Odio gli indifferenti” diceva Gramsci, ma la sua opinione grazie al cielo è irrilevante.

Non sperate, non aspettate, non chiedete: curate solo i vostri legittimi interessi. Dal governo – qualunque governo – vi verranno solo fastidi, danni, perdite di tempo. Avete tempo da perdere con lorsignori?

Il destino dei nostri figli non è in Italia o non solo in Italia. Anche se sovranisti e populisti fanno la voce grossa, il loro nazionalismo è inconsistente perché anacronistico: il debito statale lo spazzerà via come un incidente della storia. Del resto, gli anti-elitisti non sono il frutto di una virtù autonoma ma il risultato di anni e anni, come diceva Felice Caccamo, in cui le stesse élites non sono state capaci di riformare la società corporativa italiana abituata a vivere al di là delle sue possibilità e mettendo tutto in conto alle generazioni future che sono perfino già passate.

Lasciate cadere ogni velleità di riformare il sistema che cambierà solo quando collasserà. Il governo non ha alcuna intenzione di mettere in cima ai suoi doveri l’unica cosa che ci salva: il lavoro. Anzi, il lavoro è un impiccio che è stato sostituito dal sussidio che è il preannuncio di quella decrescita felice in cui l’Italia è destinata a diventare una democrazia popolare sudamericana nel Mediterraneo: la prima democrazia del nord-Africa.

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