Commenti all'articolo L’Italia è fallita e niente cambierà. Meglio espatriare
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28 Commenti
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Domenico
10 Ottobre 2020, 23:10 23:10
Credevo in questo Paese quando nel 1984 indossai per la prima volta la divisa di poliziotto,oggi sono indignatissimo,vedo una Giungla dove
ognuno fa quello ke c…o e se sbaglia spesso non paga xke e figlio di quello o di quell altro.
Cecavo ordine e sicurezza ke sn alla base di una societa sana.
Purtroppo il futuro per me non e piu in Italia,voglio un paese ke pensa al
suo popolo in primis e nn fa entrare manco i semi di pomodoro come si fa in Australia Paesein cui ho vissuto 3 anni Sidney)
simone
28 Febbraio 2020, 0:09 0:09
Questo signore dice cose che purtroppo e’ la assoluta verita’….siamo un popolo di pecore anzi le pecore sono piu’ sveglie!!!Un popolo che aveva tutto il top di cui il mondo e’ tossicodipendente….moda,auto,architettura,cucina,materie prime alimentari,per non parlare dei beni culturali della nostra storia delle nostre capacita’ di civilizzare quelli che ora ci comandano….una barzelletta scritta da quei pochi *******i che ci hanno venduto per 1,936 a *******i che ce l’hanno messo nel c…
Guido
4 Gennaio 2020, 20:06 20:06
Quanto analizzato da Giancristiano non fa una piega. Dimostrazione di una persona libera di ragionare e constatare la realtà politico-economica senza limitazioni ideologiche o di appartenenza.
max
4 Dicembre 2019, 8:15 8:15
svegliamoci
Luda
11 Ottobre 2019, 22:35 22:35
Due libri da leggere: 1) Le basi morali di una società arretrata di Edward C. Banfield. ( Le tesi di Banfield, lungi dall’essere superate, aiutano a capire un po’ meglio la convoluta situazione sociale, politica ed economica dell’Italia odierna); 2) Perché le nazioni falliscono (Why Nations Fail) di Daron Acemoğlu James A. Robinson.(“Oggi le nazioni falliscono perché le loro istituzioni economiche estrattive non creano gli incentivi di cui la popolazione ha bisogno per risparmiare, investire e innovare”.); Acemoglu e Robinson sostengono che la prosperità e la povertà dipendono dalla qualità delle istituzioni politiche ed economiche le quali possono essere «inclusive» o «estrattive». Le istituzioni “inclusive” favoriscono il coinvolgimento della maggioranza dei cittadini e pertanto, con la crescita economica, favoriscono anche lo sviluppo umano e civile; le istituzioni “estrattive”, al contrario, sono finalizzate a “estrarre” rendite a beneficio di una minoranza di privilegiati, l’élite dominante; quest’ultima tende a frenare l’innovazione soprattutto per frenare le conseguenze della “distruzione creatrice”. Nell’opera vengono riportati numerosi esempi storici a supporto di queste tesi.
filippo
4 Agosto 2019, 22:40 22:40
Rivolgo un ringraziamento a Prodi, ai Prodiani e agli Italiani (quelli rincoglioniti) di cui voglio che almeno si rendano conto che abbiamo perso tutto e siamo diventati schiavi in eterno di un sistema di merda che ci impedisce persino di espatriare.
Credevo in questo Paese quando nel 1984 indossai per la prima volta la divisa di poliziotto,oggi sono indignatissimo,vedo una Giungla dove
ognuno fa quello ke c…o e se sbaglia spesso non paga xke e figlio di quello o di quell altro.
Cecavo ordine e sicurezza ke sn alla base di una societa sana.
Purtroppo il futuro per me non e piu in Italia,voglio un paese ke pensa al
suo popolo in primis e nn fa entrare manco i semi di pomodoro come si fa in Australia Paesein cui ho vissuto 3 anni Sidney)
Questo signore dice cose che purtroppo e’ la assoluta verita’….siamo un popolo di pecore anzi le pecore sono piu’ sveglie!!!Un popolo che aveva tutto il top di cui il mondo e’ tossicodipendente….moda,auto,architettura,cucina,materie prime alimentari,per non parlare dei beni culturali della nostra storia delle nostre capacita’ di civilizzare quelli che ora ci comandano….una barzelletta scritta da quei pochi *******i che ci hanno venduto per 1,936 a *******i che ce l’hanno messo nel c…
Quanto analizzato da Giancristiano non fa una piega. Dimostrazione di una persona libera di ragionare e constatare la realtà politico-economica senza limitazioni ideologiche o di appartenenza.
svegliamoci
Due libri da leggere: 1) Le basi morali di una società arretrata di Edward C. Banfield. ( Le tesi di Banfield, lungi dall’essere superate, aiutano a capire un po’ meglio la convoluta situazione sociale, politica ed economica dell’Italia odierna); 2) Perché le nazioni falliscono (Why Nations Fail) di Daron Acemoğlu James A. Robinson.(“Oggi le nazioni falliscono perché le loro istituzioni economiche estrattive non creano gli incentivi di cui la popolazione ha bisogno per risparmiare, investire e innovare”.); Acemoglu e Robinson sostengono che la prosperità e la povertà dipendono dalla qualità delle istituzioni politiche ed economiche le quali possono essere «inclusive» o «estrattive». Le istituzioni “inclusive” favoriscono il coinvolgimento della maggioranza dei cittadini e pertanto, con la crescita economica, favoriscono anche lo sviluppo umano e civile; le istituzioni “estrattive”, al contrario, sono finalizzate a “estrarre” rendite a beneficio di una minoranza di privilegiati, l’élite dominante; quest’ultima tende a frenare l’innovazione soprattutto per frenare le conseguenze della “distruzione creatrice”. Nell’opera vengono riportati numerosi esempi storici a supporto di queste tesi.
Rivolgo un ringraziamento a Prodi, ai Prodiani e agli Italiani (quelli rincoglioniti) di cui voglio che almeno si rendano conto che abbiamo perso tutto e siamo diventati schiavi in eterno di un sistema di merda che ci impedisce persino di espatriare.