Le divisioni interne alla maggioranza sono ormai esplicite e Conte ne è talmente consapevole che nell’informativa urgente al Parlamento sull’ultimo Dpcm ha evitato, temendone l’esito, il voto dell’assemblea. Il governo non riesce a fornire alle categorie economiche le motivazioni, supportate da evidenze scientifiche, sulle misure penalizzanti per la loro sopravvivenza. Non esistono studi sulla correlazione fra i contagi e quelle attività oggetto di severe limitazioni operative.
Chiudere le palestre frequentate dai giovani e al contempo avallare la congestione del servizio pubblico di trasporto, su cui viaggia anche l’utenza anziana, significa consumare una sovversione logica. Il quadro di incertezza in cui opera il governo sta generando smarrimento e conseguente rabbia sociale che può essere placata solo da una riconfigurazione governativa, ispirata alla competenza, che rigeneri l’irrinunciabile sentimento di fiducia e unità nazionale.
Andrea Amata, 30 ottobre 2020