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Lo sceriffo De Luca fugge, ma vieta agli altri di muoversi - Seconda parte

E in più andiamo a toccare anche la rivalità campanilistica fra le città campane, con Napoli che ha sempre accettato e metabolizzato i salernitani e gli altri “cafoni de fora”,  ma a costo che riconoscessero anche simbolicamente la sua primazia. Santa Lucia non è proprio la reggia, che sta un po’ più su, ma per il napoletano è simbolo di quel potere che ama ostentarsi e materializzarsi in presenza e non con il “distanziamento fisico”. Il “corpo del re”, nella città del sole, è fatto di calore, abbracci e mani sudate e non di virtuali post su facebook.

Corrado Ocone, 22 ottobre 2020

*Il Mattino di Napoli, che aveva pubblicato la notizia della ritirata di De Luca a Salerno, ha poi smentito tutto: “Notizia da fonte fiduciaria, solitamente molto attendibile”, ma “non confermata”. Dunque, anche il Decameron dello sceriffo finisce come tutte le altre vicende campane: in farsa.

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