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Lo schiaffo gesuita di Bergoglio - Seconda parte

Dove sta la politicità però? Sta nel fatto che questo venir meno della distanza e questa assenza di aura sacrale, che sono stati propri della politica in Occidente da sempre, e che per molto tempo avevano resistito anche «con i costumi democratici», per dirla con Tocqueville, sono ormai trionfanti. Vince, soprattutto nel campo conservatore, quello che si fa toccare dalle folle. Non a caso, il video parodistico di Salvini che mima la scena papale con la sua fidanzata Francesca, sia pure con altro finale, è genio puro: non so se idea del leader leghista, di Luca Morisi, o di Francesca stessa chissà.

Fichte parlava di «epoca della compiuta peccaminosità», noi, con Jean Baudrillard e con Maffesoli, potremmo chiamarla  «l’epoca della compiuta postmodernità», in cui tutte le barriere sono saltate. Ci può piacere o meno: ma da conservatori dobbiamo accettarlo e farci i conti. I «nostri» leader l’hanno capito: meglio così e bando ai moralismi, quelli li lasciamo agli Zingaretti o ai finti garantisti come Marattin, con il suo «restituisci i 49 milioni» a commento della performance salviniana.

Marco Gervasoni, 2 gennaio 2020

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