Il virologo Guido Silvestri, che opera da molti anni in alcune prestigiose università americane, ha pubblicato un argomentato post su Facebook in merito ai nostri numerosissimi scienziati da operetta che ancora impazzano sui canali televisivi del Bel Paese.
Prendendo spunto dalla clamorosa decisione dei cinesi di attenuare le misure anti-Covid, così si è espresso lo scienziato perugino: “La vicepremier cinese Sun Chunlan, che in questi tre anni ha gestito con inflessibilità la linea Covid Zero ora promette una «ulteriore ottimizzazione» dei protocolli su isolamento, quarantene, tamponi: «Con l’indebolimento della patogenicità di Omicron, la diffusione dei vaccini, l’esperienza accumulata, ci troviamo di fronte a una situazione nuova». Parole chiave: «Indebolimento della patogenicità di Omicron». Pensate: ora lo dice perfino l’inflessibile Sun Chunlan, ed è tutto dire, oltre che una bella notizia per la Cina intera (e, naturalmente, si tratta di dato scientifico risaputo da molti mesi). Gli unici rimasti a negarlo sono gli pseudo-virologi «catastrofisti» made in Twitter, ormai ridotti a triste barzelletta. I quali signori (e signore) dovrebbero solo chiedere scusa agli italiani per aver sparso per anni terrore sul Covid allo scopo di raccattare un briciolo di visibilità personale e mediatica a base di comparsate in Tv o rubrichette sulla stampa. Volevano vendersi come “divulgatori scientifici”, e verranno ricordati per aver seminato solo paura e pseudo-scienza.”
Finalmente, uno studioso serio scende in campo contro la pletora di virologi, o presunti tali, del terrore che hanno manipolato senza scrupoli una popolazione la quale, occorre sottolineare, non ha mai brillato per senso critico, soprattutto quando le è stato raccontato che il Covid-19 era una malattia mortale per tutti, a prescindere dall’età e dalle condizioni di salute.
Tant’è che ancora oggi, complice l’abbassamento delle temperature, si incontrano sempre più spesso persone anche molto giovani, apparentemente sane, che procedono in solitaria con la mascherina Ffp2 a mo’ di mummie del terzo millennio. E proprio su questi assai sopravvalutati dispositivi di sicurezza, che i succitati virologi da operetta vorrebbero farci indossare persino durante il pranzo di Natale, che lo stesso Silvestri, in un interessante video pubblicato su YouTube nell’estate del 2020, espresse in forma umoristica la sua opinione, sostenendo che “pensare di bloccare il virus con le mascherine equivale a mettere una grata alle finestre per tener fuori di casa le zanzare”.
Mentre, in un successivo filmato, il nostro analizzò con un semplice concetto l’andamento reale della pandemia in relazione ai dati che da alcuni mesi, anche per noi profani, raccontavano una storia diversa rispetto alla narrazione catastrofista degli scienziati da salotto. In estrema sintesi, Silvestri paragonò il Sars-Cov-2 ad un raccoglitore di mele privo di scala e le potenziali vittime, ossia le persone cosiddette immunodepresse, ai frutti posti sui rami più bassi. Ed una volta che quest’ultimi sono stati presi, il raccoglitore, alias coronavirus, è costretto a fermarsi a causa dell’eccessiva altezza da raggiungere.
Parole estremamente illuminanti per chiunque abbia mantenuto un sufficiente spirito critico in uno dei periodi più bui della democrazia italiana, ma che non hanno sortito alcun effetto sul piano della comunicazione di massa gestita dal giornale unico del virus, nella quale venivano divulgate deliranti proiezioni di tipo geometrico, senza minimamente ragionare su ciò che i numeri reali ci stavano comunicando da tempo.
Su tutte quella elaborata dal misterico comitato tecnico scientifico in un rapporto consegnato al governo di allora nell’aprile del 2020, quando si stava per uscire dai lunghissimi arresti domiciliari di massa. Ebbene, a beneficio di chi ha rimosso l’inverosimile vicenda, secondo il Cts se avessimo riaperto il 4 maggio, come in effetti accadde, da lì a pochi mesi ci saremmo trovati di fronte ad uno scenario apocalittico, con 151mila terapie intensive occupate e quasi mezzo milione di persone ricoverate nei reparti Covid. E questo fu solo uno dei numerosi messaggi, tanto devastanti quanto privi di alcun fondamento fattuale, che il teatrino dei presunti esperti ha fatto circolare con la compiacenza di gran parte del sistema politico-mediatico.
Quindi, riprendendo lo spunto di Silvestri, oltre a chiedere doverosamente scusa agli italiani per un gigantesco procurato allarme che, dopo quasi tre anni, viene ancora ostentatamente reiterato, di fronte al tribunale infallibile dei dati e dei fatti, codesti sedicenti scienziati dovrebbero semplicemente andarsi a nascondere.
Claudio Romiti, 2 dicembre 2022