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Lo sciopero in Rai fa flop: in onda il Tg1 e il Tg2

Primo round perso dal sindacato Usigrai: i due principali telegiornali di viale Mazzini in onda regolarmente nonostante la mobilitazione anti-governo

rai sciopero tg1

Ops, il Tg1 e il Tg2 vanno in onda. Stesso discorso per Rainews24. Nessun formato ridotto e collegamenti con gli inviati in diretta: dopo il botta e risposta di ieri tra Usigrai e azienda, alla fine i principali telegiornali della tv di Stato sono comunque stati trasmessi. E da un punto di vista mediatico vedere i mezzobusto in onda ha un suo impatto: lo sciopero profuma di flop.

Piccolo e breve riassunto. Il maggior sindacato che opera in viale Mazzini, per l’appunto Usigrai, nei giorni scorsi ha indetto uno sciopero per oggi con la scusa, oltre a legittime richieste di tipo lavorativo, di protestare contro la presunta “melonizzazione” della tv di Stato. Tra i motivi della mobilitazione, al netto di mancate assunzioni e carichi di lavoro elevati (immaginiamo…), anche il caso Scurati e la presunta censura del 25 aprile. Una narrazione smentita dai fatti e dalle carte che questi sito vi ha mostrato, ma che ancora oggi vengono usate per raccontare le presunte pressioni della politica sulla Rai. Come se la presenza dei partiti fosse un misero e soprattutto dimenticando che con Draghi al governo l’unico partito di opposizione, al tempo FdI, era stato escluso dal Consiglio di amministrazione. Ma nessuno, al tempo, aveva osato urlare al regime che zittisce le minoranze.

A far fallire lo sciopero è stata, di fatto, la mancata adesione dell’intero corpo giornalistico allo sciopero. Merito, probabilmente, degli iscritti al nuovo sindacato Unirai guidato da Francesco Palese e dei conduttori contrari al sindacato. Incassa il colpo il segretario Usigrai, Daniele Macheda: “Verificheremo se non ci sono state violazioni del diritto di sciopero. Vedremo che prodotto riescono a fare. Se si accontentano di giornali monchi o sommari che non rispondono a criteri giornalistici. Verificheremo con i cdr quello che succede, non c’è nessuna preoccupazione. Sappiamo che è un tentativo che l’azienda stava facendo. L’importante è capire quanti colleghi hanno aderito allo sciopero. I dati di adesione non li conosco ancora”, ha detto, dovendo tuttavia ricordare che “il diritto di scioperare o non scioperare va tutelato per tutti”.

Frigna, invece, il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani: “La libertà è anche di chi non vuole scioperare, ma è illegittimo che una minoranza si organizza con cambi di turni e si metta a disposizione per tentare di far fallire uno sciopero”. E ancora: “Vorrei anche dire che se una minoranza riesce a mandare in onda un’edizione del tg – ha aggiunto – dimostra solo che la maggioranza è in esubero. Se qualcuno in futuro proporrà esuberi in Rai saprà a chi citofonare. Non si sta facendo un danno alla sigla sindacale ma a tutta la redazione”.

L’unico Tg a non aver raggiunto il numero minimo per andare in onda è il Tg3. Nella rete un tempo chiamata Telekabul. Ma sarà solo un caso…

Articolo in aggiornamento