Commenti all'articolo Lo scontro tra le due anime liberali dei nostri giorni
Torna all'articolo
14 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Michele
4 Agosto 2020, 0:26 0:26
Ma certo che no! La partita la vincono i vecchi tromboni genere Dino Cofrancesco, che pensano di evocare qualcosa di concreto con etichette tipo ‘storicismo liberale’ e altre discussioni sul sesso degli angeli. Peccato non si confrontino mai con i dati (stesso vizietto dei tromboncini più giovani genere Corrado Ocone – e alla faccia della critica al relativismo!), che evidentemente sono incapaci di maneggiare – roba troppo mercatista!
ancoraparli
17 Maggio 2020, 10:03 10:03
si SAL-KIM chi può! ma perchè i ridicoli marx de noantri (groucho e zeppo però, più che karl..)che infestano questo blog le loro alte riflessioni politiche non le vanno a sciorinare sui democraticissimi blog dei loro democraticissimi giornali, tipo fatto quotidiano o repubblica?qualche trinariciuto lobotomizzato che se le beve lì lo trovano di sicuro,se sono qui per rieducarci sappiano che ottengono l’effetto contrario, qui la gente ragiona con la sua testa e le anacronistiche farneticazioni antifasciste e anticapitalistiche, i toni da comunicati BR, il solito, patetico,ridondante, pavloviano, trito e ritrito qualunquismo antidestrorso che sono il loro triste marchio di fabbrica danno solo l’agghiacciante fotografia di qual è la tragica alternativa per questo paese se gente come loro va al potere, cosa che peraltro sta accadendo con le catastrofiche conseguenze economico-sociali che stiamo vedendo, e mi convincono a votare centrodestra ben più della “bestia” salviniana o dell’apprezzabile ma retorico patriottismo meloniano, per non parlare degli ammiccamenti antisovranisti del loro possibile futuro alleato,l’ex mafioso, ex pedofilo,ex evasore fiscale,ex massone ed ora invece,controordine compagni!(siccome si vocifera di una possibile stampella governativa sua o quantomeno della miseria umana ladra di voti che lo circonda),saggio e responsabile statista berlusconi. potete scommetterci la casa, se ancora l’avete, che se berlusconi 30 anni fa fosse salito sulla gioiosa macchina da guerra a quest’ora avrebbe un alloggio al… Leggi il resto »
GIOVANNI SOLAZZO
16 Maggio 2020, 23:55 23:55
Bellissimo articolo. Certo non può piacere ai neo liberisti por UE.
Correttamente il prof vede la confluenza tra ordolibersimo e ideologie “liberal”.
Paragonare Evola a Cofracesco è da folli, non Stefano. Correttamente il professore distingue tra liberalismo continentale e quello anglosassone, la chiave della Brexit e di Trump è questa. Constant ha spiegato che il liberalismo è la libertà dallo stato, non il mercato che governa lo stato, solo una nuova forma di statalismo nascosta, come vorrebbero all’IBL e gli statalisti comicamente d’accordo. La chiave di brexit e Trump è in questo. Non esistono solo due libertà come diceva Berlin, ma anche due o tre liberalismi, forse 50 e quello tedesco è il male. Gli ideali illuministi di autonomia dallo stato assoluto, si concretano con gli stati nazionali, non con le guerre napoleoniche. o i cavalieri teutonici. Purtroppo poi arrivano Bismark e il kaiser.
Orlo
16 Maggio 2020, 22:07 22:07
Mah,i concetti espressi si dipanano,a mio parere,verso una mitizzazione legata all’appartenenza che si può ritrovare con più chiarezza di espressione nelle mistiche elucubrazioni di un Evola con il suo razzismo interiore che,sempre amio parere,ne sintetizza il pensiero a cui oggi lo scettro è venuto in mano al francese Alain de Benoist.
Il Croce avrebbe apprezzato uno sviluppo sempre maggiore di istituzioni POLITICHE sovranazionali capaci di una più ampia selezione della classe dirigente capaci di rendere sempre in divenire la priorità della libertà.
Pigi
16 Maggio 2020, 20:03 20:03
Condorcet aveva scritto: «Non si vede perché tutte le province di uno Stato o anche tutti gli Stati non debbono avere le stesse leggi criminali, le stesse leggi civili, le stesse leggi che regolano il commercio. Una buona legge deve essere buona per tutti gli uomini, come una proposizione vera è vera per tutti»
Questo è il più grande pericolo per la democrazia: l’adozione acritica in uno stato di normative partorite in una diversa realtà, perché qualcuno stabilisce che è “una buona legge”.
Il popoli sono diversi, non fosse altro perché le condizioni geografiche sono diverse: clima, densità di popolazione, materie prime…
E queste differenze li hanno condizionati nella loro storia e nell’educazione, a partire dall’infanzia.
Con l’imposizione di leggi piovute dall’alto, la democrazia muore.
E senza democrazia, il liberalismo non è che una vuota parola, perché diventa l’imposizione di chi detiene le leve del potere, scelto da ristrette oligarchie, a danno di tutta la popolazione.
step
16 Maggio 2020, 19:33 19:33
In realtà lo Stato è una creatura moderna, pertanto un libertario, che per definizione è contro lo Stato, può anche essere anti-moderno, anzi forse anti-moderno lo deve necessariamente essere.
Ma bando alle ciance, oggi a Berlino persino i tedeschi sono scesi in piazza contro lo stato di polizia che vige ormai in tutta Europa. Noi come libertari cosa dovremmo fare? Stare a guardare perché il sovranismo forse è fascistoide? Sveglia!
Ma certo che no! La partita la vincono i vecchi tromboni genere Dino Cofrancesco, che pensano di evocare qualcosa di concreto con etichette tipo ‘storicismo liberale’ e altre discussioni sul sesso degli angeli. Peccato non si confrontino mai con i dati (stesso vizietto dei tromboncini più giovani genere Corrado Ocone – e alla faccia della critica al relativismo!), che evidentemente sono incapaci di maneggiare – roba troppo mercatista!
si SAL-KIM chi può! ma perchè i ridicoli marx de noantri (groucho e zeppo però, più che karl..)che infestano questo blog le loro alte riflessioni politiche non le vanno a sciorinare sui democraticissimi blog dei loro democraticissimi giornali, tipo fatto quotidiano o repubblica?qualche trinariciuto lobotomizzato che se le beve lì lo trovano di sicuro,se sono qui per rieducarci sappiano che ottengono l’effetto contrario, qui la gente ragiona con la sua testa e le anacronistiche farneticazioni antifasciste e anticapitalistiche, i toni da comunicati BR, il solito, patetico,ridondante, pavloviano, trito e ritrito qualunquismo antidestrorso che sono il loro triste marchio di fabbrica danno solo l’agghiacciante fotografia di qual è la tragica alternativa per questo paese se gente come loro va al potere, cosa che peraltro sta accadendo con le catastrofiche conseguenze economico-sociali che stiamo vedendo, e mi convincono a votare centrodestra ben più della “bestia” salviniana o dell’apprezzabile ma retorico patriottismo meloniano, per non parlare degli ammiccamenti antisovranisti del loro possibile futuro alleato,l’ex mafioso, ex pedofilo,ex evasore fiscale,ex massone ed ora invece,controordine compagni!(siccome si vocifera di una possibile stampella governativa sua o quantomeno della miseria umana ladra di voti che lo circonda),saggio e responsabile statista berlusconi. potete scommetterci la casa, se ancora l’avete, che se berlusconi 30 anni fa fosse salito sulla gioiosa macchina da guerra a quest’ora avrebbe un alloggio al… Leggi il resto »
Bellissimo articolo. Certo non può piacere ai neo liberisti por UE.
Correttamente il prof vede la confluenza tra ordolibersimo e ideologie “liberal”.
Paragonare Evola a Cofracesco è da folli, non Stefano. Correttamente il professore distingue tra liberalismo continentale e quello anglosassone, la chiave della Brexit e di Trump è questa. Constant ha spiegato che il liberalismo è la libertà dallo stato, non il mercato che governa lo stato, solo una nuova forma di statalismo nascosta, come vorrebbero all’IBL e gli statalisti comicamente d’accordo. La chiave di brexit e Trump è in questo. Non esistono solo due libertà come diceva Berlin, ma anche due o tre liberalismi, forse 50 e quello tedesco è il male. Gli ideali illuministi di autonomia dallo stato assoluto, si concretano con gli stati nazionali, non con le guerre napoleoniche. o i cavalieri teutonici. Purtroppo poi arrivano Bismark e il kaiser.
Mah,i concetti espressi si dipanano,a mio parere,verso una mitizzazione legata all’appartenenza che si può ritrovare con più chiarezza di espressione nelle mistiche elucubrazioni di un Evola con il suo razzismo interiore che,sempre amio parere,ne sintetizza il pensiero a cui oggi lo scettro è venuto in mano al francese Alain de Benoist.
Il Croce avrebbe apprezzato uno sviluppo sempre maggiore di istituzioni POLITICHE sovranazionali capaci di una più ampia selezione della classe dirigente capaci di rendere sempre in divenire la priorità della libertà.
Condorcet aveva scritto: «Non si vede perché tutte le province di uno Stato o anche tutti gli Stati non debbono avere le stesse leggi criminali, le stesse leggi civili, le stesse leggi che regolano il commercio. Una buona legge deve essere buona per tutti gli uomini, come una proposizione vera è vera per tutti»
Questo è il più grande pericolo per la democrazia: l’adozione acritica in uno stato di normative partorite in una diversa realtà, perché qualcuno stabilisce che è “una buona legge”.
Il popoli sono diversi, non fosse altro perché le condizioni geografiche sono diverse: clima, densità di popolazione, materie prime…
E queste differenze li hanno condizionati nella loro storia e nell’educazione, a partire dall’infanzia.
Con l’imposizione di leggi piovute dall’alto, la democrazia muore.
E senza democrazia, il liberalismo non è che una vuota parola, perché diventa l’imposizione di chi detiene le leve del potere, scelto da ristrette oligarchie, a danno di tutta la popolazione.
In realtà lo Stato è una creatura moderna, pertanto un libertario, che per definizione è contro lo Stato, può anche essere anti-moderno, anzi forse anti-moderno lo deve necessariamente essere.
Ma bando alle ciance, oggi a Berlino persino i tedeschi sono scesi in piazza contro lo stato di polizia che vige ormai in tutta Europa. Noi come libertari cosa dovremmo fare? Stare a guardare perché il sovranismo forse è fascistoide? Sveglia!