Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha affrontato due temi caldi: l’incidente dei telecronisti Rai durante le Olimpiadi e l’allarmismo sul riscaldamento globale. Inizialmente, il conduttore ha manifestato solidarietà nei confronti dei telecronisti della tv di Stato.
“Allora ragazzi, a quanti di noi è capitato di lasciare il telefonino acceso senza accorgersene o di parlare inconsapevolmente con un microfono aperto? Può succedere. Dopo un’attentissima analisi di quello che è accaduto sono arrivato a una conclusione: i telecronisti della Rai che sono stati massacrati in questi giorni per volgarità, sessismo per le loro frasi quali ‘l’olandese grossa’, ‘a letto sono tutte alte uguali’, ‘fuma sano, fuma pakistano’e ‘sai come si suona l’arpa con tre note, Si, La Do’. Insomma battute da bar, alcune delle quali vengono smentite anche dai diretti interessati. Insomma, chiamatele come volete, ma non erano consapevoli di essere in onda. Eppure si è abbattuta la scure del perbenismo su di loro: ‘Vergogna’, ‘che scandalo’, ‘sessismo’. Questi signori potranno avere commesso un errore? Può darsi, ma vanno riabilitati subito. Ho cambiato idea subito appena ho saputo che si trattava di un fuori-onda. È come se, nelle pause di questa trasmissione, qualcuno lasciasse aperto il microfono e mandasse in onda le mie conversazioni con David in cui se ne dicono di tutti i colori”.
Cruciani ha poi criticato l’allarmismo sui cambiamenti climatici in seguito alla recente ondata di caldo: “Seconda cosa, di fronte al caldo che effettivamente c’è, i titoli cercano di creare terrore: “Roma soffoca”, “Milano in fiamme”, ecc. Sembra che questi signori che sostengono che tutto questo sia causa del riscaldamento globale dicano: “pentitevi umani, è colpa vostra. Dovete sacrificarvi in vista del sol dell’avvenire. Dovete sacrificare tutto: la casa, pagare più tasse, cambiare la macchina. Green ovunque, altrimenti morirete’. I picchi di caldo ci sono sempre stati e io continuerò ad avere la macchina diesel, me ne sbatto i coglioni”.
Durante la puntata, è poi intervenuto anche Filippo Facci, silurato dalla Rai ancor prima di cominciare. “Ci ho messo una grossa croce sopra – dice il giornalista di Libero – adesso mi occupo dell’aria condizionata dove sto traslocando. In modo diverso preoccupando della qualità della mia vita. Sono stati poco gentili, se la Rai per uno che scrive un articolo, che non c’entra un cazzo con la Rai, sono nelle condizioni di mandarlo via, lo possono fare con altri”. E ancora: “Non ho nessuna sponsorizzazione politica per avere quel posto lì in Rai. Ho percepito interesse vero, non lo voglio sporcare pensando che ci sia la politica dietro. Meloni? Mai votata. L’ho sostenuta dieci anni fa quando aveva la storia delle primarie col Popolo della Libertà, sostenni lei e un certo Cattaneo”. Infine, Facci fa notare che si tratta di un pretesto per attaccare il governo. Ma è pure un campanello d’allarme per la “nuova Rai”: “Se non riescono a difendere me per una frasettina del cazzo… immaginati altri. La Rai – continua Facci – è un mondo che va verso l’estinzione, avrei accettato perché sarei stato scemo a non farlo. Mi faceva comodo per i soldi. Non sono rovinato come mi hanno dipinto, sopravvivo ovviamente ma mi facevano comodo per una serie di ragioni”.