Il ritorno di Vittori Sgarbi a La Ripartenza 2023. Ormai, stiamo parlando di un must, di un classico immancabile nel duplice appuntamento che Nicola Porro, ogni anno, organizza intervistando le più importanti personalità imprenditoriali, giornalistiche e politiche del nostro Paese.
Questa volta, dopo le esemplari lezioni su Caravaggio e Raffaello nel 2020 e 2021, è il turno dello scultore Antonio Canova. Ma non con una lettura qualsiasi: la lettura unica, alla Vittorio Sgarbi. Canova è di destra o di sinistra? Che significato ha la parola conservatore nel mondo dei beni culturali? Ce lo spiega il sottosegretario del governo Meloni, riprendendo le parole del ministro della Cultura Sangiuliano, relativamente alla polemica riguardante – secondo il ministro – il vero padre fondatore della destra, ovvero Dante Alighieri: “Apparentemente, Canova è un conservatore, parola più complessa rispetto al termine destra. Conservatore è chi si contrappone al progressismo; ma nel mondo dei beni culturali, che nasce con l’intuizione di Spadolini, la conservazione è un valore assoluto. Qualunque grande storico dell’arte è conservatore, anche se di sinistra“.
E quindi: “La parola Conservatore è quindi una parola totalmente positiva nel nostro mondo. Canova si può immaginare sia verso il futuro, che verso il passato, dove c’è conservazione, animazione, congelamento. C’è un mondo che si slancia in avanti”, conclude Sgarbi.
Rivedi tutta la lecture di Vittorio Sgarbi su Canova
Non mancano momenti di “stemperamento degli animi”, riportando Canova nei giorni nostri, mischiandolo con l’attualità dei nostri giorni, nonché con la personalità di Sgarbi: “Per Raffaello, nel 2013, celebravo il quarto centenario dalla nascita. Questo non mi sarà possibile per Canova perché posso darvi la notizia che nel 2057 sarò morto. Io avrò 105 anni nel 2057: è improbabile che sia ancora vivo. Canova è nato nel 1767. Siamo in un momento in cui Canova è uscito dal fascismo, quello di quel tempo. E anche Canova, arrivando a Roma, scopre che il mondo perduto e presente è solo a Roma. Passa il tempo, cade il fascismo, e arriviamo al secondo centenario della nascita di Canova, il 1967, fino ad arrivare all’opera dello scultore che ho scoperto a Cremona, nel 2017″.
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