Siamo veramente un paese fantastico, mentre in Consiglio dei Ministri si parla di conti e di immigrazione, la politica si è interrogata su uno spot.
Sì, una campagna pubblicitaria fatta da Esselunga che racconta una storia e che però ha avuto un risvolto politico. Mi verrebbe quasi da ridere ma in realtà c’è poco da ridere. I social li conosciamo: si infiammano per poco, però stavolta si sono infiammati anche i politici: il Presidente del Consiglio Meloni ha detto che le è piaciuto moltissimo, che lo trova “molto toccante”. Evidentemente questa frase non è piaciuta all’opposizione che si lamenta di uno spot su una bambina che dà una pesca al papà e cerca di riunire una famiglia separata o divorziata.
Eppure abbiamo visto spot di tutti i tipi: fluidi, non fluidi, aperti, alti, bassi, insomma di tutti i tipi, ma questo non andava bene evidentemente a Bersani. L’ex segretario del Pd ha detto che gli sembra “davvero sbagliato” mettere in mezzo “la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali”. E viene un po’ da ridere perché la memoria è corta come quella del pesciolino. Perché forse Bersani non ricorda come si chiuse una delle sue campagne elettorali, con una bambina ghanese di 4 anni in braccio dicendo che sarebbe stata la bambina del nostro futuro. Magari non saranno scopi commerciali ma forse un po’ politici sì. Come quelli di tante altre manifestazioni in cui abbiamo visto minorenni parlare all’interno dei palazzetti dello sport.
Nicola Fratoianni ha fatto ancora di più. E lo stesso +Europa. Ma se anche uno spot di Esselunga diventa un motivo per il dibattito politico viene da chiedersi se questa campagna elettorale per le europee del giugno del 2024 non sia iniziata davvero un po’ troppo presto…
Nicola Porro, dalla puntata di Stasera Italia del 27 settembre