Ergo, per sintetizzare questa sorta di incoerente guazzabuglio che definiamo informazione, lo stato di emergenza viene prolungato per mantenere attiva la macchina di contrasto ad una pandemia che, attualmente, non sembra più grave delle comuni influenze stagionali. La variante omicron sta facendo tremare l’Europa con poco più di duemila contagi, su alcune centinaia di migliaia di casi rilevati, sebbene con pochi decessi. I bambini debbono essere vaccinati perché, non essendolo, sono i più esposti e rischiano di perdere un altro anno di scuola, anche se –aggiungiamo noi- il vaccino non impedisce il contagio e, conseguentemente la didattica a distanza.
Insomma alla fine, come in un infernale gioco dell’oca, non appena entra in campo il tema dei contagi, amplificato a dismisura dalla variante di turno, si ritorna alla casella iniziale in cui si ricomincia la tiritera di uno stato d’emergenza che di fatto, come da tempo ammoniscono Massimo Cacciari e Giorgio Agamben, si è tramutato in uno stato d’eccezione. Tant’è che il 31 marzo, quando scadrà l’ennesima proroga, altri inevitabili contagi verranno presi a pretesto per prolungare questo impressionante incubo democratico senza fine.
Claudio Romiti, 15 dicembre 2021