Torniamo a Dugin: è proprio urticante. A maggior ragione quindi bisogna difendere il suo diritto di espressione. I sedicenti intellettuali sono invece specializzati nel difendere la libertà di parola solo quando non costa nulla farlo e non c’è il pericolo di esporsi a critiche. Vorrai mica passare per il cattivo? Con sommo sprezzo del ridicolo, i sedicenti intellettuali salgono sulle barricate per difendere il diritto d’espressione di chi ce l’ha sempre avuto, da Roberto Saviano in giù.
Alessandro Gnocchi, Il Giornale 12 giugno 2019