Rassegna Stampa del Cameo

Lo “Stradario” è erotismo cartaceo - Seconda parte

E poi quella sulle pulsioni sessuali di frate Emanuele: “Scelgo ogni giorno di lasciarle sullo sfondo, sul fondo dei miei pensieri. Mi seguono, non mi occupano, non mi precedono. Sono qualcosa di intimo che non …”. Come lo capisco. Per chi ha dei valori non ha altra opzione che farsene una ragione, i valori vanno rispettati, sempre, ovvero abbandonati, però per sempre. Nei vent’anni della mia vita da Ceo di aziende tecnicamente fallite, ogni mattina, al risveglio, compilavo mentalmente la gerarchia dei problemi che avrei incontrato (anche quelli personali) per non farmi né superare, né condizionare da loro. Ognuno doveva rimanere al suo posto: gli shareholder, gli stakeholder, la mia persona, erano solo ancelle del disegno. Personaggio di enorme potenza umana e letteraria Frate Emanuele.

Non vedo l’ora di finire il mio libro per leggere, lentamente, Stradario e farmi avvolgere dalla conturbante lingua italiana di Daniela Ranieri. La usa con sublime disinvoltura, a mò di pugnale o di carezza. Con questo libro, si sarà resa conto che la sua è letteratura?

Riccardo Ruggeri, 13 agosto 2021

Zafferano.news

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