I palestinesi finiscono in prima pagina solo per gli attacchi di Israele? E’ lecito porsi la domanda dopo una rapida rassegna stampa. La notizia più importante della giornata di ieri non è finita sulla prima pagina di nessun quotidiano, ad eccezione del Giornale con Fausto Biloslavo. Parliamo dei tre cittadini di nazionalità palestinese, residenti a L’Aquila, arrestati con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico in riferimento alla costituzione di una struttura operativa militare denominata “Gruppo di risposta rapida – Brigate Tulkarem”, articolazione delle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa” (riconosciuta dall’Ue quale organizzazione terroristica) che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro lo Stato di Israele.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, i tre palestinesi avrebbero fatto opera di proselitismo e propaganda per l’associazione, fino a pianificare attentati – anche suicidari – contro obiettivi civili e militari in territorio estero. Nei confronti degli arrestati – in possesso di permesso di soggiorno umanitario – è in corso una procedura di estradizione su richiesta delle Autorità di Israele, dinanzi alla Corte D’Appello dell’Aquila. Ma non è tutto. Secondo il giornale, i tre palestinesi sono formalmente disoccupati ma risultano intestatari di decine di conti in diverse banche italiane. Parliamo di decine di migliaia di euro.
Il capo del gruppo palestinese è Anan Kamal Afif Yaeesh e vanta un curriculum impressionante tra lotta armata e servizi segreti. Più volte s’è visto respingere la protezione internazionale dopo l’arrivo in Europa nel 2010, via Norvegia. Nel 2017 l’arrivo a Roma, ma solo di passaggio: l’obiettivo è L’Aquila, perché secondo alcuni arabi “è una piccola città” dove avere “più possibilità di ottenere il permesso di soggiorno”. Ma la cosa clamorosa è un’altra: nella richiesta di protezione in Italia, che per questo motivo viene respinta, non nasconde il suo curriculum con le Brigate al Aqsa.
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Ma torniamo al punto di partenza: perché solo Il Giornale ne parla in prima pagina? Viene il dubbio che certi quotidiani, quelli schierati, vogliano parlare dei palestinesi solo quando vengono colpiti dagli attacchi di Tel Aviv. Il palestinese vittima sì, il palestinese terrorista no. Un doppiopesismo peloso. Senza dimenticare un altro dettaglio degno di nota: gli ultimi attentati in Italia sono stati firmati proprio dai palestinesi. Torniamo al 1985, all’attentato di Fiumicino ad opera del gruppo estremista facente capo ad Abu Nidal: bilancio di 13 morti e 76 feriti.
Massimo Balsamo, 12 marzo 2024
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