L’obbligo vaccinale fa flop

Altro che impennata di vaccinazioni dopo l’introduzione dell’obbligo: niente corsa agli hub

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Siamo sicuri che l’obbligo vaccinale sia stato una buona idea? Quando l’ha introdotto il 7 gennaio scorso per decreto, costringendo tutti gli over 50 a sottoporsi all’iniezione pena una multa di 100 o l’impossibilità di lavorare (per chi, fortunato, un’occupazione ce l’ha), forse il governo sperava che la corsa alle vaccinazione registrasse un’impennata. E invece pare stia succedendo l’esatto opposto.

Negli ultimi sette giorni sono 3,8 milioni gli italiani che si sono sottoposti al vaccino. Bene. Ma sono soprattutto persone che avevano già scelto di aderire alla campagna del generale Figliuolo e che sono tornati a farsi la terza iniezione, il cosiddetto booster, convinti dall’ennesimo traguardo indicato dai virologi: il 75% di immunizzati con tre dosi, nella speranza che serva davvero a frenare del tutto Sars-CoV-2. A mancare all’appello sono però soprattutto gli over 50, le cui prime dosi procedono a rilento. Due settimane dopo l’introduzione dell’obbligo, il contatore segna appena 339mila vaccinati con prima dose in più: il 7 gennaio ne mancavano all’appello 2,165 milioni di 50enni, il 23 gennaio sono scesi solo a 1,826 milioni. Si tratta del 15% della platea “no vax”, circa 1 su 6. Un po’ pochino: lo si nota plasticamente in questa immagine qui sotto: dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale e del resto delle restrizioni (green pass per andare ovunque), le immunizzazioni crescono un po’, poi inizia una rapida discesa.

Al netto di chi è esentato perché già passato dalla malattia o esentato, quei numeri sono il sintomo che i no vax irriducibili sono tali perché non li convinci con una multa da 100 euro, con l’obbligo del super green pass sul luogo di lavoro e sui mezzi pubblici, oppure con l’obbligo di tampone per andare dal tabaccaio o dal parrucchiere. Vero è che le sanzioni partiranno dal 1 febbraio, vero è che nella settimana pre-obbligo gli over 50 vaccinati erano stati 38.976, nella successiva sono diventati 129 mila e quella dopo 118 mila: però il campanello d’allarme c’è. Se le cose procederanno così a rilento, la totale vaccinazione dei 50enni sarà un miraggio. O verrà raggiunta tra molti, troppi mesi.

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