Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, lo scorso luglio, le temperature globali della superficie del mare sono state leggermente più fredde rispetto a luglio 2023, ponendo fine a una serie di 15 mesi di temperature medie oceaniche record. L’El Niño del Pacifico è svanito a maggio e tra settembre e novembre è probabile che si sviluppino le condizioni de La Niña più fredde della media, secondo le ultime previsioni della NOAA.
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Questo è dovuto in parte al rafforzamento degli alisei, i venti, che consentono all’acqua più fredda di emergere dall’oceano più profondo. El Niño, d’altro canto, è associato ad alisei più deboli che riducono la risalita dell’acqua più fredda. Questo ciclo pluriennale è chiamato El Niño-Southern Oscillation (ENSO) ed è una delle principali fonti di variabilità naturale nel clima globale. Sebbene abbia un’influenza molto minore sul clima, anche l’Oceano Atlantico equatoriale oscilla tra i caldi “Niños” ei freddi “Niñas” ogni pochi anni. Come ENSO, questa oscillazione è spesso associata anche alla forza degli alisei. Ingenuo io che credevo fosse una buona notizia.
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