Esteri

Lockdown, vaccini, morti: tutte le falle nell’allarme Covid

Le contraddizioni nella narrazione: da “modello”, il lockdown cinese ora non piace più

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Mentre tutte le evidenze scientifiche ad oggi raccolte dimostrano sempre più chiaramente che il virus non è naturale, ma un prodotto artificiale fuoriuscito dal laboratorio cinese di Wuhan, tutta l’attenzione dei media è dirottata in questi giorni sulla catastrofe epidemiologica dovuta alle varianti Covid che si starebbe abbattendo sulla Cina. Cosa ci sia dietro questa operazione di propaganda lo dirò alla fine.

Ma è divertente anzitutto rivelare alcune contraddizioni nella narrazione ufficiale. Per tre anni proprio in Italia la Cina era diventata il modello da seguire. In Cina c’erano pochissimi morti, i lockdown avevano eradicato il virus, la vita era ripresa in breve tempo normalmente. Lo scorso Capodanno le nostre televisioni mostravano gente euforica nelle piazze senza mascherina e nessun tipo di distanziamento sociale.

Contrordine compagni. Oggi in Cina ci sono milioni di morti nascosti dovuti al Covid e alle nuove varianti, i forni crematori funzionano a ritmo più accelerato di quelli di Bergamo e dintorni, i lockdown non sono serviti a niente eccetera eccetera. Il tutto – ricordiamolo – era cominciato con gli involtini primavera mangiati in una nota trasmissione televisiva, gli aperitivi coi cinesi alla Zingaretti e Speranza e oggi a quasi tre anni di distanza siamo arrivati ai test sierologici senza i quali non sarà possibile entrare in Italia dalla Cina. Allora – ricordiamo anche questo – lo chiedeva Zaia, attirandosi le critiche di tutto il mondo per il suo razzismo, oggi lo chiedono tutti e va bene così.

Il modello cinese tanto elogiato in passato sembra adesso fare acqua da tutte le parti, ma la ragione c’è: il loro vaccino non funziona, è “acqua fresca”, mentre da noi ci ha salvato dalla catastrofe Pfizer. I cinesi sono 1,4 miliardi per cui in proporzione, dato che la loro popolazione è 22 volte quella italiana, i morti Covid avrebbero dovuto già essere 180 mila X 22 = 4 milioni circa. Ma sino a ieri in Cina non moriva nessuno, solo ora muoiono a milioni.

È evidente la falsità di questa nuova narrazione che però è perfettamente funzionale ad una duplice operazione ben orchestrata. Da un lato spingere alla quinta dose, se non si vuole finire in un crematorio come in Cina, dall’altro evitare la discussione sull’origine del virus e sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Come si sarà notato nessuno parla più della commissione parlamentare di inchiesta…

Paolo Becchi, 30 dicembre 2022