Un’uscita misogina, sessista, densa di pregiudizio e di odio politico. Anche qui, a parte una timida presa di distanza di Laura Boldrini, non vi è stata alcuna voce a sinistra che si è espressa a difesa della dignità della donna. Vale lo stesso principio adottato nei confronti di Salvini: se è contro la Lega il sessismo non è “peccato civile”. E l’odio stesso diventa “democratico”, un apostrofo rosa…
Antonio Rapisarda, 30 giugno 2020