Esteri

Londra, arriva il ghetto su ruote: bus riservato agli ebrei

La linea collegherà due quartieri dove vivono molte famiglie di ebrei ortodossi, spesso vittime di maltrattamenti

© SteveAllenPhoto e MarioGuti tramite Canva.com

La municipalità londinese, siamo nella civilissima Gran Bretagna, ha inaugurato una nuova linea di autobus. Non si tratta di un servizio pubblico che migliorerà la vita di tutti i londinesi, ma di una soluzione che servirà a rafforzare la sicurezza della comunità ebraica, vittima di una crescente ondata di antisemitismo soprattutto dopo il 7 ottobre. Dai dati, preoccupanti, che emergono da un rapporto della polizia metropolitana, si evince che gli episodi di odio antisemita a Londra sono aumentati del 278,9% rispetto al 2023.

L’iniziativa, cioè l’autobus praticamente riservato ai soli ebrei, è stato istituito su richiesta dalla stessa comunità ebraica in collaborazione con Interlink e il Jewish Leadership Council. La linea collegherà Golders Green con Stamford Hill, i due quartieri dove vivono molte famiglie di ebrei ortodossi ed eliminerà il cambio intermedio, fino a oggi necessario, alla stazione di Finsbury Park perché proprio in quella stazione, e soprattutto in quelle fermate, sono state ripetutamente segnalate molestie nei confronti di cittadini ebrei britannici riconoscibili per il loro modo di vestire.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, è intervenuto all’evento che ha inaugurato la nuova linea urbana e nel suo discorso ha sottolineato particolari importanti: “Quando sono stato rieletto ho promesso ai londinesi che avrei introdotto questa linea (quella dell’autobus) e sono lieto di averla mantenuta (la promessa). Questo servizio si rivolgerà a molti residenti locali, soprattutto della comunità ebraica e contribuirà a costruire un ambiente più sicuro. Londra è più giusta e più verde per tutti (perché più verde lo sa solo lui). Abbiamo sentito notizie di ebrei londinesi maltrattati verbalmente e altri non lasciano le loro case perché preoccupati per la loro sicurezza. Non voglio che nessun londinese abbia paura di uscire di casa perché è preoccupato per i trasporti pubblici. Penso che dobbiamo riconoscere la paura che i cittadini provano perché sono ebrei; dobbiamo riconoscere le ondate di odio che gli ebrei provano in tutto il Paese ed essere buoni alleati dei nostri amici e vicini ebrei.”

A questo punto, credo, che tutti siano convinti che questa sia una buona notizia. Invece no, è pessima. Se in una città come Londra si arriva a istituire linee dedicate per salvaguardare una parte di popolazione per motivi religiosi, etnici o di qualsiasi altra natura, vuol dire che quegli autobus saranno dei nuovi ghetti. Come quello istituito dalla Repubblica di Venezia nel 1516 per proteggere gli ebrei dalle scorribande dei cristiani. Bene, oggi come allora, Londra istituisce il ghetto su ruote per proteggere gli ebrei dalle scorribande antisemite.

Io credo che Sadiq Khan, il sindaco di Londra, anziché istituire una linea di autobus, avrebbe dovuto istituire una linea dura di tolleranza zero nei confronti della teppaglia che anima la stazione di Finsbury Park e far capire loro, con le buone o con le cattive, soprattutto con quest’ultime, che in uno Stato di diritto certi comportamenti non possono essere tollerati. Ma si sa, ormai in Europa il diritto è un animale in via di estinzione e lo Stato, anzi gli Stati, presto saranno Sultanati.

Michael Sfaradi, 10 settembre 2024

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