Caos migranti

L’Ong snobba De Luca e scarica 400 migranti a Salerno

Il governatore protesta: “C’è un focolaio Covid”. L’appello del Comune: “Serve la quarantena”

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Non è mica solo Matteo Salvini a bloccare le navi delle Ong. A volte lo farebbe anche il Pd, sebbene per mano dell’istrionico governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Avete presente la Ocean Viking? Quella nave per anni al centro degli scontri (mediatici e non) con il Viminale allora diretto dal leader della Lega? Bene: oggi è approdata a Salerno con conseguente sbarco dei migranti a bordo. E De Luca si è infuriato non poco.

Pare infatti che l’imbarcazione abbia attraccato “senza nessuna comunicazione preventiva”. Il che già di per sé non è carino, soprattutto per la comunità che poi dovrà farsi carico e magari ospitare i profughi. A bordo della nave ci sono 387 migranti, di cui 149 sono minori (molti dei quali non accompagnati), 209 uomini e 29 donne. Le operazioni di sbarco sono iniziate intorno alle 10 di mattina. Poi però c’è stato un po’ di caos.

Secondo la Regione capitanata da De Luca, infatti, “dai primi sbarchi di migranti” sarebbe stata accertata la presenza di “un numero elevato di soggetti positivi al Covid“. Per questo, la Regione ha ritiene “indispensabile” bloccare le operazioni di sbarco e ha richiesto “stato di quarantena a bordo per tutti gli occupanti della nave in attesa della verifica puntuale della situazione sanitaria da parte delle competenti autorità della sanità marittima”. Unica eccezione, i minori non accompagnati. Che verranno fatti scendere per essere portati a concludere la quarantena sanitaria altrove. “Appare evidente infatti – si legge nel comunicato di De Luca – l’esistenza di un focolaio Covid ed è doveroso impedirne l’estensione”.

Secondo quanto riporta l’Agi, però, al momento le operazioni di sbarco proseguono. Al molo 3, nonostante le proteste de Comune e Regione, i migranti stanno scendendo dalla nave. Gli stranieri vengono subito sottoposti a test covid e in caso di positività obbligati all’isolamento. De Luca, invece, vorrebbe la quarantena a bordo della nave. “Il Comune è impegnato a garantire il supporto logistico a tutta l’operazione coordinata dal Ministero degli Interni  – fanno sapere intanto dal Municipio – ed allo stesso tempo a vigilare su ogni problematica inerente la sicurezza e la salute tanto dei migranti quanto della popolazione. Si concorda pertanto con l’indicazione della Regione Campania di stabilire una quarantena precauzionale a bordo per i migranti, eccezion fatta per i minori, essendo stati già accertati diversi casi di Covid”.

L’arrivo della Ocean Viking era stato accolto nelle scorse ore da cori di protesta da parte della Lega e del centrodestra. Si può capire. Non solo per via della campagna elettorale, ma anche per una situazione de facto. I numeri dicono chiaramente che da quando il Conte II ha fatto a pezzi i decreti Sicurezza del Conte I, gli sbarchi sono aumentati via via, anno dopo anno. Fino a riesplodere in questa estate. Con il ritorno attivo anche delle navi umanitarie. E la colpa non è certo del battaglione Wagner in Libia, come ipotizzava qualcuno. Il problema non nasce con l’invasione dell’Ucraina. Ma arriva da lontano e riguarda la gestione dei flussi migratori del Belpaese.

Ecco, al Pd si potrebbe dare un consiglio. Potrebbe dare un’occhiata a quello che dice De Luca in Campania. E magari applicare certe regole non solo quando si prospetta un presunto focolaio Covid. In generale un Paese degno di essere tale i flussi migratori li controlla. Li gestisce. Li sceglie. Non li subisce. Come invece succede spesso all’Italia: il caos all’hotpost di Lampedusa sta lì a dimostrarlo.

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