L’onorevole in missione per salvare gli orfani ucraini

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di Antonello Picci

“Appena abbiamo capito che la situazione stava per precipitare in una catastrofe umanitaria, non ci abbiamo messo più di un minuto a decidere di fare la nostra parte”, a parlare è il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci presidente della sezione Ucraina dell’Uip (l’organo dei rapporti internazionali fra i Parlamenti).

E così da Cagliari insieme al console Onorario Anthony Grande, avuta la disponibilità da parte del Ministero per le Politiche Sociali Ucraino di portare in salvo 200 bambini da Case famiglie, sono partiti due pullman stracolmi di beni di prima necessità per tornare con “un carico ben più importante” di bambini a cui dare ospitalità e salvezza.

Mentre scriviamo (domenica pomeriggio) sentiamo al telefono Cappellacci che si trova a Cracovia e che sta per ripartire con 85 profughi di cui una cinquantina di bambini. Li attendono 20 ore di viaggio per Livorno da dove lunedì sera si imbarcheranno per Olbia per poi finalmente raggiungere Cagliari. Tutti i profughi saranno immediatamente sistemati in strutture attrezzate e poi affidate a delle famiglie attentamente selezionate.

Gli esuli provengono da due regioni, Odessa e Donetsk. “Quello che abbiamo fatto è una goccia nell’Oceano – spiega Cappellacci – è possibile che serva una seconda missione, anche per colmare il numero che ci è stato assegnato: sono stremato, non dormiamo da qualche giorno, ci aspettano venti ore di viaggio ma ripartirei domani. Ciò che ci ha colpito è la particolare educazione di queste persone e la loro gioia nel venire nel nostro Paese; in questo momento come è evidente non è possibile sapere per quanto tempo resteranno da noi”

La Sardegna, come il resto d’Italia, si è dimostrata ancora una volta straordinaria, c’è stata una partecipazione e una disponibilità di molto superiore a quelle che sono le esigenze specifiche. In pochi giorni è stata messa in campo un’organizzazione fantastica: di tipo sanitario, di accoglienza in generale, di servizi che saranno offerti a questi bambini. Non solo sussistenza ma anche formazione e svago.

Fra le tante belle storie dentro a questa cornice tragica il parlamentare sardo ci racconta quella di Atrion, un quattordicenne appassionato di calcio (“a guardare i suoi video sui social pare di discreto talento”) e che sa tutto del calcio italiano. “Ho chiamato il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini per chiedergli se può fargli fare un provino. Mi ha risposto che non c’è bisogno di fargli il provino: è già preso!”

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