Gli alleati occidentali concordano. Antony Blinken è convinto che quanto accaduto a Bucha “non sia un atto isolato ma parte di una campagna deliberata per uccidere, torturare e stuprare civili”. Mezza Europa, Italia compresa, espelle i diplomatici russi, allontanando la possibilità di un accordo. L’Ue è pronta a varare un nuovo pacchetto di sanzioni, che dopo il petrolio potrebbero includere di nuovo il settore energetico (gas escluso). E la pace sembra sempre più lontana.
Intanto, sul campo, restano le atrocità. Da entrambi i lati dello schieramento. Rosemary DiCarlo ha riferito di “accuse credibili” sull’uso della Russia di “munizioni a grappolo in aree popolate”, bombe vietate dalle convenzioni internazionali se fatte cadere in aree civili. Tuttavia l’Onu ha precisato che “anche le forze ucraine hanno usato tali armi” e “sono oggetto di indagine”.