Il siluro del generale: “Lotta alla mafia? Da Saviano nessun contributo”

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Carmelo Burgio Saviano

Riportiamo il post scritto e condiviso da Carmelo Burgio, generale di corpo d’Armata da poco in pensione, sul caso di Roberto Saviano escluso dalla Rai. Il generale è stato Comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri a Caserta dal 2004 al 2009, poi Capo del I e poi del III Reparto alla Direzione Investigativa Antimafia. 


Ho letto recentemente pezzi pro e contro Roberto Saviano. Su tutto la corretta considerazione è che non si può pagare con denaro pubblico chi fa politica insultando. Specie se poco prima è stato eliminato dai palinsesti un giornalista che con acrobatici giochi di parole, circa recente vero o presunto stupro, poteva passare per sessista.

Preferisco andare controcorrente e tirare dritto sul nocciolo della questione.

Saviano icona della anti-camorra? Io resto ai fatti per come li ho vissuti. Un libro di successo e una condanna per plagio (pare abbia scopiazzato, non sono io a dirlo ma una sentenza). Ricordo che ero a Caserta in quegli anni e non ebbi un uomo né una macchina per quel libro. Era presidente del Consiglio dei ministri l’On. Amato .

E poi Peppe Setola o’ cecato iniziò nel 2008 la mattanza, segno che per sparare ci vedeva: 20 morti in 6 mesi e la strage di S. Gennaro (1 italiano e 6 africani) in una sera sola. Era allora
ministro dell’interno Bobo Maroni: veniva una volta al mese in Prefettura organizzando il Comitato Nazionale Ordine e Sicurezza Pubblica, arrivò di tutto di più, anche il 186° paracadutisti di Siena che fu di grande aiuto. Setola arrestato insieme a tanti altri di altri clan. Era il Modello Caserta, per intenderci.


Il contributo di Saviano alla lotta alla camorra, in quegli anni? Parlo per me e i carabinieri di Caserta: non pervenuto. Come le temperature di Sofia durante la guerra fredda. Magari comunque altri hanno avuto di più dalle sue esternazioni, non saprei.

Ad ogni modo, già nel 1927 il presidente del Consiglio in carica, nel suo celebre discorso, spiegava a tutta l’Italia che le mafie serie, allora, erano nella Terra dei Mazzoni (Castelvolturno), nell’agro aversano e in Sicilia. Quindi manco questa è stata una scoperta di Saviano. Se poi aggiungiamo che Gomorra esce a processo Spartacus concluso, dopo il duce del fascismo lo aveva detto anche altra gente, fra magistrati e Forze dell’Ordine.

Carmelo Burgio, Generale di corpo d’Armata


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