Incubo senza fine in Puglia per il Partito Democratico. Nelle ultime settimane arresti e indagini hanno messo in ginocchio il potere di Michele Emiliano, ma i guai per il governatore dem non sono finiti. L’ex magistrato avrebbe infatti avvisato delle indagini in corso Alfonsino Pisicchio, l’ex commissario straordinario dell’Arti. La conferma è arrivato direttamente dal suo ex braccio destro – arrestato la sera del 10 aprile – nell’interrogatorio di garanzia.
Pisicchio e il fratello Enzo sono stati arrestati con l’accusa di aver pilotato finanziamenti regionali ad alcune imprese in cambio di varie utilità e attraverso polizze fideiussorie false fornite da un sedicente broker. Secondo la Procura, da assessore regionale l’ex braccio destro di Emiliano avrebbe alterato una gara da 5 milioni di euro bandita dal Comune di Bari per la riscossione dei tributi, assegnata alla società dell’imprenditore Giovanni Riefoli in cambio di 50 mila euro e un pacchetto di assunzioni.
Secondo quanto reso noto dalla Gazzetta del Mezzogiorno, Pisicchio ha mostrato una serie di screenshot da cui emergerebbe uno scambio di messaggi con Emiliano. Il governatore dem avrebbe rivelato che secondo “fonti romane” Pisicchio era oggetto di indagine. Ma non è tutto: sarebbe stato al corrente “della attualizzazione delle esigenze cautelari” riportate in una informativa del Nucleo di polizia economico-finanziario della Guardia di finanza di Bari. Da qui la “minaccia”: o ti dimetti o ti caccio. Poche ore più tardi, infine, l’arresto.
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Una domanda sorge subito spontanea: come faceva Emiliano a sapere dell’indagine? Era informato da qualcuno? Ma c’è anche un altro fattore da non sottovalutare: il democratico utilizzerebbe le informazioni per gestire la politica della sua Regione. Le reazioni politiche sono muscolari. Tranchant il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri: “O Emiliano è un fortunato profeta che prevede, senza averne notizia, gli arresti imminenti dei suoi collaboratori o sapeva qualcosa. Per questo diciamo che forse, oltre a frequentare le sorelle dei boss, frequenta ancora qualche persona autorevole che lo avvisa. Peccato che però sembrerebbe che possa aver avuto notizie che dovrebbero essere coperte dal segreto”. E vicende di questo tipo costituiscono un reato. Seguiranno aggiornamenti.
Franco Lodige, 19 aprile 2024
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