Appunti sudamericani

Lucca, villa da 6 milioni sequestrata all’uomo di Maduro

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Sequestrata a Lucca villa da 6 milioni di euro a Maikel Moreno, l’ex presidente della Corte Suprema di Maduro, che è anche cittadino italiano

La Guardia di Finanza ha sequestrato la lussuosa proprietà nel comune di Capannori, in provincia di Lucca dopo un’indagine che si è concentrata su un eventuale riciclaggio nell’acquisto della villa. I flussi di denaro, riporta il quotidiano La Nazione, avrebbero portato gli inquirenti su conti in Svizzera intestati a una società panamense riconducibile a Maikel Moreno. L’immobile, acquistato nel 2016 per 2.300.000 euro, ha ora un maggior valore quantificato in 6 milioni di euro ed è intestato alla moglie di Moreno, Debora Menicucci, ex modella italo-venezuelana. Secondo La Nazione, la donna, che pare abbia residenza in quella magione, vi avrebbe vissuto fino al 2020 con il padre e se ne sarebbe andata dopo l’inizio della pandemia.

La villa, infatti, sembrava essere “funzionante”, con custodi all’interno e non si può escludere la possibilità che lo stesso Moreno vi abbia trascorso del tempo. Dal 2017 al 2022 a capo della Corte Suprema di Maduro, prima era stato addetto commerciale diplomatico all’ambasciata chavista di Roma e poi a Trinidad e Tobago. Moreno è attualmente latitante nell’ambito di un’indagine statunitense sull’immigrazione e l’applicazione delle dogane. È accusato di riciclaggio di denaro e partecipazione a transazioni finanziarie sospette. Gli Stati Uniti hanno posto una ricompensa di 5 milioni di dollari per il suo arresto. Per capire il motivo del perché fosse un pupillo di Chávez, leggete qui.

In Nicaragua aumentano le persecuzioni ai preti (che non possono nominare nelle prediche monsignor Alvarez) e ai fedeli che celebrano la Pasqua

Il sacerdote panamense Donaciano Alarcón è stato espulso ieri dal Nicaragua, dopo che le autorità di polizia di quel paese lo hanno accusato di predicare a favore del vescovo nicaraguense Rolando Álvarez, condannato a più di 26 anni per crimini considerati “tradimento alla patria”. Alarcón è stato espulso dal Nicaragua verso l’Honduras dopo aver celebrato l’Eucaristia lunedì in occasione dell’inizio della Settimana Santa. La sua espulsione è dovuta al fatto che ha menzionato nella sua omelia Monsignor Alvarez. Durante le liturgie, i sacerdoti devono pregare per Papa Francesco e per i vescovi. “Dobbiamo menzionarli, anche se questo lo rende scomodo. Questo potrebbe essere il motivo della mia espulsione”, ha spiegato don Donaciano. Padre Alarcón, che era responsabile delle parrocchie di San José de Cusmapa e Las Sabanas, entrambe nel dipartimento di Madriz, al confine con l’Honduras.

Paolo Manzo, 7 aprile 2023


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