Esteri

L’Ucraina avanza nel Kursk. E Putin studia “nuove soluzioni”: cosa succede

Il Cremlino riunisce il Consiglio di sicurezza russo e mette nel mirino la Nato: “Ci sono loro dietro l’attacco di Kiev”

zelensky guerra © HUNG CHIN LIU tramite Canva.com

Prosegue senza sosta la guerra tra Ucraina e Russia. Al giorno 905 del conflitto, le truppe di Volodymyr Zelensky continuano l’offensiva nel Kursk e hanno annunciato il pieno controllo della città russa di Sudzha. Ma l’attacco è ulteriormente avanzato nel corso delle ultime ore, come confermato dal capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrsky: “Le truppe del gruppo offensivo continuano a combattere e sono avanzate in alcune aree da uno a tre chilometri verso il nemico”. I combattimenti sono continuati lungo l’intera linea del fronte, il militare di Kiev ha affermato di sperare di fare “molti prigionieri” da una battaglia in corso nel villaggio di Mala Loknya, a circa 13 chilometri (8 miglia) dal confine.

Secondo quanto reso noto dalla Russia, tramite la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, l’Ucraina ha distrutto un ponte sul fiume Seim nel distretto di Glushkovsky, nella regione di Kursk, con razzi Himars di fabbricazione statunitense. Versione che non può essere confermata in modo indipendente, ma secondo l’agenzia di stampa statale Tass la distruzione del ponte ostacolerebbe l’evacuazione dei residenti del distretto di Glushkovsky. Kiev ha l’obiettivo di mettere pressione a Mosca anche a proposito dei negoziati e non sorprende l’irruzione di un gruppo di combattenti nella regione di Belgorod parallelamente all’espansione dell’offensiva a Kursk. I militari, però, hanno incontrato una forte resistenza da parte dei russi.

Un’azione, quella ucraina, che ha colto completamente alla sprovvista la Russia e non è un caso la posizione muscolare di Vladimir Putin. Il Cremlino, infatti, Mosca ha accusato la Nato e i servizi segreti occidentali di aver aiutato l’Ucraina a pianificare l’incursione nella regione di confine: “L’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata anche con la partecipazione della Nato e dei servizi segreti occidentali” dopo che hanno previsto l’imminente crollo del “regime di Kiev”, l’attacco dell’assistente presidenziale russo, Nikolai Patrushev. Entrando nel dettaglio dell’offensiva, le truppe di Kiev sono avanzate per 35 chilometri e hanno preso il controllo di 1.150 metri quadrati di territorio arrivando a controllare 82 località.

Come già evidenziato in concomitanza con l’inizio dell’attacco, l’Ucraina ha ribadito che l’avanzata nel Kursk è uno strumento militare per convincere la Russia ad avviare un processo negoziale equo. Secondo il consigliere di Zelensky, Myjailo Podolyak, l’opinione pubblica russa sta cominciando a cambiare da quando la guerra è arrivata in profondità nel territorio della Federazione. Podolyak ha aggiunto: “L’Ucraina non è interessata a occupare i territori russi. Questo è ovvio. Perché l’Ucraina sta conducendo una guerra esclusivamente difensiva, rigorosamente nel quadro del diritto internazionale, ma se parliamo di potenziali negoziati, sottolineo potenziali, dovremo portare la Russia al tavolo. Alle nostre condizioni. Non abbiamo assolutamente intenzione di implorare. Abbiamo invece mezzi di coercizione efficaci e collaudati”.

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Ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare. Questo attacco a sorpresa potrebbe lasciare Kiev a corto di forze difensive, basti pensare al Donetsk. Riflettori accesi sulla città di Pokrovsk, hub logistico chiave nella regione, dove l’esercito russo sta rapidamente avanzando. Tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro e la situazione è particolarmente delicata, emblematica la mossa di Putin di riunire i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo per discutere di “nuove soluzioni tecniche” da utilizzare nella guerra. Altro dossier aperto quello al confine tra Ucraina e Bielorussia: il ministro della Difesa di Minsk, Viktor Khrenin, a denunciato un’attività di droni continua da parte di Kiev, anche in violazione dello spazio aereo bielorusso.

Massimo Balsamo, 17 agosto 2024

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